Apocalisse zombie: quale momento migliore di ora? Zombie World, scritto da Brendan Conway in collaborazione con Mark Diaz Truman edito da Magpie, sarà localizzato in italia da Pendragon Game Studio, più nota al pubblico italiano in ambito Boardgame, si tuffa (o forse torna) al mondo degli RPG e lo fa con il botto.
Pendragon Game Studio: dove scatta l’Apocalisse Zombie
Mi sono presa la libertà di fare un po’ di ricerca e interpellare direttamente i “Signori Pedragon”, nelle persone di Roberto Vicario e Andrea Vigiak, nonché Silvio Negri Clementi, per chiarirmi un po’ le idee sulla loro realtà: Pendragon Game Studio, nasce a cavallo degli anni 2013-2014, come side project di un’altra casa editrice nell’ottica di diversificare la produzione e nasce con un’anima internazionale, stabilendo i primi contatti fin da subito con gli USA il risultato dei quali sono giochi come Apollo XIII.
“Siamo sempre stati affascinati dalle storie e alcuni di noi sono nati proprio nel mondo del gioco di ruolo.”
Ciò che forse non tutti sanno, soprattutto tra i più nuovi di questo mondo -come ad esempio non lo sapevo io- è che Pendragon annovera svariate partecipazioni nella produzione di RPG, vi citerò tra questi il Richiamo di Cthulhu, Stormbringer, Guerre Stellari e last but not least Cyberpunk 2020, che è tornato recentemente sotto le luci della ribalta grazie all’edizione di Cyberpunk Red. Non, quindi, un ingresso, bensì un ritorno nel panorama del Roleplay, che nel frattempo è cambiato e di questi cambiamenti Pendragon ha intravisto le nuove potenzialità, nonché la possibilità di una sintesi con il mondo del Boardgame di cui Zombie World incarna un buonissimo risultato.
I Materiali in Zombie World
Spendo qualche parola sui materiali del gioco, dal momento che gli danno una connotazione molto forte. Il gioco si presenta boxed e all’interno della scatola del gioco troverete:
- Una scheda enclave, dove raccogliere le informazioni sulla vostra enclave al momento della sua creazione. (enclave: luogo sicuro dove vi siete rifugiati per sopravvivere all’apocalisse zombie)
- Sette schede personaggi
- Otto handout delle mosse base del gioco
- Un handout per il game master su cui sono riepilogate alcune delle regole principali e alcuni spunti per la creazione degli NPC
- Un pennarellino nero con annessa spugnetta-gomma, per scrivere sulle schede -plastificate- di cui sopra e poter cancellare
- Nove deck di carte, suddivisi come di seguito: i deck Enclave e Vantaggi (per la creazione dell’Enclave); i deck Passato, Presente, Trauma e Popolazione (che serviranno per la creazione del personaggio e dei suoi alleati); i deck Fato, Morso e Sopravvissuti (che regolano il flusso di gioco sostituendosi ai dadi)
Un nuovo modo di Apocalizzare
Un’ esperienza Ibrida
Zombie World è un Power by the Apocalypse per 2-8 giocatori, che ci presenta, però, un’esperienza al tavolo molto diversa da quella comunemente conosciuta: se non è il primo è sicuramente uno dei primi PBtA completamente stampato su carte e senza i d6. Il particolare e innovativo design del prodotto è stato fondamentale perché a Pendragon tornasse, cito, “la voglia di lavorare ad un prodotto che fosse legato al mondo del gioco di ruolo.”
Il Gioco, Ibridizzandosi con l’esperienza al tavolo che dà un card game, automaticamente si candida al ruolo di gioco gateway che potrebbe avvicinare il vasto pubblico degli affezionati card player ad un mondo nuovo, attraverso uno strumento che già conoscono (complice anche la zero-prep, il regolamento di gioco si legge veramente in 10 minuti del vostro tempo).
Un’esperienza fisica
Per chi invece Apocalizza già da un po’, l’esperienza al tavolo diventa più fisica: si pesca da vari mazzi di carte, si costruisce la propria Enclave e il proprio Personaggio scrivendo con un pennarello cancellabile sulle apposite schede. Una delle cose che ho -nella mia poca esperienza- trovato farraginosa nei PBtA classici è la sessione zero di creazione; con Zombie World questo non accade, potete semplicemente aprire la scatola leggere il regolamento e intavolare la sessione. Questo alleggerimento forse pecca di dettaglio nella “customizzazione” del personaggio, non avrete infatti un libretto da approfondire progressivamente, il vostro PG sarà invece tratteggiato dalle 4 stats e dalle carte che riceverete dal GM che ne indicano:
il suo passato: chi era prima del Giorno-Z.
il suo presente: chi è ora. Due carte, il giocatore ne sceglie una e scarta l’altra.
Il suo trauma: come affronta la sofferenza e lo schifo del mondo in cui si ritrova.
Nel ricevere da una terza persona questi tre input alla creazione del personaggio, il gioco mi ha ricordato –mutatis mutandis– la creazione dei PG di Ten Candles.
Un approccio semplificatore
Credo che questo approccio semplificatorio sia positivo, anche se farà storcere il naso ai puristi del genere, lo trovo positivo principalmente perché supportato da una fiction di riferimento così forte da essere ormai interiorizzata, rendendo assolutamente pleonastica la definizione dettagliata di archetipi specifici che potrebbero fittare nella situazione.
Sempre nell’ottica di questo approccio semplificatorio si colloca il Grande Assente: Niente mosse del GM. Il manuale si limita a dare una serie di generici consigli su come far fluire il gioco senza inghippi: invitando il GM a inquadrare una scena “cinematograficamente” mandandola subito al succo dell’azione, a lasciarsi degli agganci da riportare in gioco all’occorrenza e a creare dei PNG vivi che abbiano volontà specifiche che a motore delle loro azioni.
Ammetto che non avere delle mosse specifiche con cui poter intervenire, mi aveva quantomeno terrorizzata ad una prima lettura, ma all’atto pratico il deck fato è assolutamente funzionale nel dare avvio ad una situazione e viene facilmente in aiuto anche al GM meno pronto -come la sottoscritta- i consigli di cui sopra sono largamente sufficienti a rendere avvincente il flusso di gioco: in un attimo vi ritroverete al Mall a litigarvi della candeggina con altri sconosciuti sopravvissuti!
Conclusioni
Onestà intellettuale vuole che ve lo comunichi: mi sono permessa di scrivere la recensione di questa anteprima nonostante io abbia avuto una marginalissima parte nella revisione della sua localizzazione per due motivi:
- A me gli zombie danno fastidio, mi fanno proprio senso con rarissime eccezioni.
- Continuo ad avere una certa avversione per il ruolo di GM, MC, Facilitatore e tutte le sue possibili declinazioni: non mi trovo a mio agio nel ricoprirlo.
Ero, quindi, in redazione, la persona perfetta per mettere davvero alla prova questo gioco, anzi, direi proprio per cercare di romperlo. Non si è rotto, nonostante tutto il mio impegno. Non posso quindi dirmi altro che piacevolmente colpita e soddisfatta di questo gradito ritorno da parte di Pendragon Game Studio.
Se volete farvi un’idea del gioco oltre a quella che, speriamo, vi siete fatti in questa recensione, segnaliamo che l’editore italiano ha messo a disposizione sul suo sito il regolamento in PDF liberamente scaricabile: vi serviranno comunque le carte per giocare, ma è ottimo per farvi un’idea.
Buonsalve a tutti
Nené