Prendiamo la questione di petto: come mai fare una recensione di Pigsmoke, il Powered by the Apocalypse edito in Italia da Space Orange 42, se siamo stati noi di Storie di Ruolo a tradurlo? La risposta è molto semplice: perché siamo Giocatori di Pigsmoke prima ancora che i suoi traduttori. Nel 2017 abbiamo fatto una campagna con Edoardo come Maestro di Cerimonie, con una storia che ancora adesso perseguita noi giocatori — Babilonesi inclusi e so che molti di voi vogliono sapere MA LA FERITA E' ANCORA APERTA.
Pigsmoke promette un gioco parodistico e/o dark humor attorno ad una semplice idea: c'è un'Accademia di Magia americana, la migliore tra tutte, e voi siete parte del suo corpo docente. Di Pigsmoke sappiamo poco prima di iniziare il gioco e, tutti insieme, tratteggeremo i dettagli del Campus, del Rettore e del Corpo Docente; in questo modo potremo avvicinare l'ambientazione alle nostre esigenze come giocatori, al contempo evitando di dover aprire mille volte il manuale — perché Pigsmoke è nella nostra mente e sui nostri appunti.
Ci sono comunque dei punti fissi all'interno del manuale, come è ovvio che sia. Ad esempio, la Magia ha due regole imprescindibili da cui è impossibile svincolarsi, il Campus ha dei costrutti che lo proteggono e al contempo permettono al Terribile Rettore di mantenere l'ordine e, un po' come in tutte le storie di magia contemporanea, l'Università di Pigsmoke deve rimanere nascosta agli occhi dei mortali e, tra di essi, dei cacciatori di streghe. Insomma, tutti i "cliché" del genere sono presentati in modo da essere non un punto di arrivo, ma un punto di partenza con cui riempire le proprie campagne di nuovi dettagli, secondo l'adagio di molti giochi di ruolo contemporanei per cui è bene essere banali all'inizio, perché s'è sempre tempo per approfondire. Infatti, nella nostra campagna ci siamo ritrovati in contesti ed eventi molto distanti da quelli tratteggiati nel manuale (Babilonesi inclusi).
Pigsmoke è quindi un'idea semplice, certo, ma non banale. Infatti, la maggior parte delle volte che a qualcuno di noi viene in mente un gioco su maghi nell'epoca contemporanea il paragone è subito con Harry Potter, ma dover interpretare degli studenti-maghi può essere difficile e castrante in termini di storie che si possono partorire. Invece, spostando il focus del gioco sui professori si ottiene un doppio beneficio: da un lato rimane tutta una enorme fiction di riferimento sia magica (la McGranitt e Piton, Pearl Sunderland o Henry Fogg di The Magician e tanti altri) che umana (chi ha fatto l'università o ha amici universitari potrà infatti prender spunto dal mondo reale); al contempo le potenzialità dei personaggi sono molto più di quelle di giovani maghi e, quindi, le storie a riguardo si sprecano.
Questo è uno dei punti di forza di Pigsmoke: vi poterà in un mondo familiarmente fantastico e vi farà scoprire quanto può essere vicino alla più straordinaria, bizzarra e asfissiante quotidianità; per intenderci, più che mettervi davanti all'incanto del soffitto stellato della Sala Grande, vi farà provare cosa vuol dire trovarsi ad aggiustare la pioggia incessante, nel vostro ufficio al ministero, quando quell'incantesimo meraviglioso si rompe. (Harry Potter e i Doni della Morte, Cap. 12, pag 227-228).
Le ovvie reference per Pigsmoke sono Harry Potter e The Magician. A sinistra una professoressa che non ha bisogno di presentazioni e a destra Henry Fogg, il Rettore dell'Accademia Brakebills di The Magician.
Come avrete capito, i Personaggi di Pigsmoke sono dei Professori di Magia che devono... fare ciò che fa un comune professore! Insegnare, minacciare studenti, fare ricerca (sul campo), finire nell'Ala Medica a farsi guarire dai morsi di lupi mannari. Insomma, le solite cose no? A seconda del Ruolo che volete ricoprire nella storia, il vostro professore può incutere timore come il classico Barone che boccia tutti oppure può essere uno Scansafatiche di prim'ordine.
I Ruoli mi hanno molto ricordato gli archetipi degli studenti delle superiori, ma questo perché (come mi ha ben spiegato Edoardo) sono gli stessi di ogni lavoro d'ufficio o d'azienda — e per questo tra le ispirazioni del gioco l'autore Chris Longhurst ha inserito anche The Thick of It, che con la magia non c'entra molto. Insomma, non ci vuole molto per capire che se volete interpretare il collega che continua a soffiarvi gloria e fama dovete scegliere come Ruolo quello del Fenomeno o dello Sciacallo.
In aggiunta, sta a voi scegliere il Dipartimento a cui volete che il vostro professore appartenga: Vita e Morte, Magie e Illusioni, Artefatti e Reliquie... c'è l'imbarazzo della scelta! Ogni Dipartimento "colora" il ruolo del vostro personaggio e vi permette di descrivere lo studio, l'aula e il tipo di problemi che affastellano la vostra giornata.
Ruolo e Dipartimento formano insieme la "Scheda del Personaggio". Ognuna delle due parti della scheda fornisce una serie di capacità chiamate Mosse, esclusive per Ruolo e Dipartimento; inizierete con un insieme ridotto di Mosse dei Libretti, mentre le altre potrete acquisirle durante l'avventura. In aggiunta, ogni personaggio può accedere (come nella tradizione dei Powered by the Apocalypse) a una serie di Mosse Base. Ed è qui che si nota la genialità dell'adattamento di Longhurst...
Pigsmoke è un Powered by the Apocalypse, ovvero un gioco sullo stesso motore del suo antesignano Apocalypse World. Come molte hack (termine tecnico) del sistema, Pigsmoke ha visto una campagna crowdfunding su Kickstarter per essere pubblicato in lingua inglese — a cui Edoardo a partecipato come backer. Spesso chi conosce già i PbtA ha il timore delle varie hack, che da un lato possono essere troppo distanti dal sistema e pertanto poco performanti, ma altre volte troppo vicine all'originale con la conseguenza di creare un certo attrito tra ambientazione e sistema.
In questo caso, Pigsmoke fa un ottimo lavoro perché adatta il sistema al suo setting, introducendo un insieme di barre su cui registrare l'avanzamento di diversi "status" del nostro Personaggio: dal classico esaurimento che colpisce studenti e lavoratori nell'ambito della didattica, alla barra della ricerca (si sa che i professori rincorrono sempre scadenze per pubblicazioni!), all'agognato arrivo della Cattedra Fissa ottenuto dopo un certo numero di Scatti d'Anzianità. Questo intrico di contatori, ben organizzato sulla scheda e chiarito dalle regole, non solo non appesantisce il gioco, ma sostituendo la meccanica degli Orologi (ora anche presente in Blades in the Dark e affini) rende un'atmosfera... più in linea con l'ambientazione!
Ancora maggiore è l'attenzione alle Mosse Base, che spesso nelle hack dei PbtA lasciano a desiderare: uno non vorrebbe vedere una Mossa come Agire sotto il Fuoco in un mondo che non ha legami con l'azione fisica e la guerra. Ed è proprio ciò che fa Pigsmoke! Evitando quindi un adattamento 1-a-1, il gioco propone mosse ben incastrate nell'ambientazione come Insegnare, Pubblicare, Richiedere Attrezzature — perfino Riempire Scartoffie che si usa quando devi trattare con la burocrazia universitaria! I PG possono farsi male quando cercando di compiere azioni fisiche, perché non sono mica Rambo. L'unica Mossa "fisica" è infatti "Ricercare" sul Campo ed è qualcosa che lascia comunque dei segni — poi guariti dall'Ala Medica oppure tramutati in esperimenti.
Insomma, non avrete problemi a giocare con Pigsmoke perché le regole consegnano esattamente la premessa del gioco: storie su Professori Magici alle prese con problemi magicamente burocratici e universitari (nonché quotidiani).
La stessa attenzione che Longhurst impiega per le Mosse Base e i contatori è messa nel lato del Maestro di Cerimonie, il master dei PbtA. Per questo ruolo l'autore ha reinterpretato gli Intenti e i Princìpi classici del sistema di Apocalypse World, ancorandoli all'ambientazione e introducendo quindi procedure come Sottolinea i dettagli eccentrici e Bilancia l’ordinario con il soprannaturale accanto ai classici dei PbtA.
Anche le Mosse dell'MC, che vengono scagliate contro i Personaggi quando falliscono, sono adeguate all'ambientazione, proponendo cose come Consuma il loro tempo (unica perché solo in Pigsmoke esistono le Mosse Estenuanti, che consumano tempo prezioso) o Fagli tenere una lezione, ma anche creando un'ottima spiegazione della differenza tra Mosse Clementi e Mosse Severe — nonché nuove procedure per usarle.
Infine, un elemento che sicuramente piacerà ai veterani dei PbtA è un certo ritmo che le regole danno alla narrazione. Ovviamente in questo aiutano i vari contatori, ma specialmente le Mosse (Base e dei personaggi) che contengono la meccanica della Costrizione. Essa permette di utilizzare certe Mosse che controllano le azioni degli altri personaggi non solo contro i PNG, ma anche contro i PG, ma ponendo i giocatori di fronte ad un bivio: possono accettare la Costrizione e segnare Esperienza, oppure non accetterla e agire liberamente.
Questo non solo rende interessante la possibilità di un player-vs-player all'interno di una sessione, ma accettando diverse Costrizioni accelera l'acquisizione dell'esperienza, rendendo il gioco vibrante e rapido — elemento necessario, visto che il tempo è una variabile importante del gioco, strutturato sulla base dei semestri universitari.
Ecco la copia inglese del gioco, prestatami da Edoardo per questa recensione!
Bene, cos'altro dire del prodotto? Oltre ai fantastici artwork di Jacqui Davis (davvero in linea con il progetto), il manuale contiene tutte le regole per gestire le Minacce, la Prima Sessione e il futuro della campagna, consegnando ai giocatori tutto il materiale utile per partire anche se non si conoscono i Powered by the Apocalypse. Anzi, l'assenza di alcune meccaniche classiche del genere, o la loro riproposizione sotto mentite spoglie, aiuta sia i giocatori che il Maestro delle Cerimonie ad entrare nel mood giusto per ruolare senza grosse problematiche. Un gioco che consigliamo a tutti coloro che vogliono fare un passo oltre al "primo GDR"!
Alla prossima!
Daniele Fusetto a.k.a. Spirito Giovane
Buongiorno gente e bentrovati all'ultimo appuntamento inerente la traduzione di Pigsmoke, il gioco di ruolo che verrà pubblicato a Modena Play 2019 da Space Orange 42.
Dopo le riflessioni di Daniele sulla traduzione in generale, sull'accessibilità del gioco e sul lessico dei PbtA, oggi spenderò io qualche parola su un tema che sta molto a cuore all'autore del gioco, e su cui -analogamente- abbiamo voluto porre molta attenzione: la discriminazione nel mondo accademico.
Il capitolo 5 del manuale, intitolato "Pigsmoke", fornisce ai giocatori tutto il necessario per creare la propria Università di Pigsmoke: dai paletti fissi sulla natura del campus ai questionari per personalizzare il Rettore e ciascuno dei Dipartimenti. L'autore Chris Longhurt, però, ha voluto chiuderlo con un micro-saggio intitolato "Academia and Identity – Content notice for discussion of sexual assault", letteralmente "Accademia e Identità – Una nota sul contenuto per discutere l'aggressione sessuale": un testo che, a dispetto del titolo, non spiega "solo" come trattare in modo maturo le situazioni di molestie in fiction – tanto che noi abbiamo deciso di tradurlo "Accademia e Identità – Una nota sul contenuto per portare in gioco le discriminazioni".
Il paragrafo in esame, infatti, tratta un aspetto per me cruciale del giocare di ruolo con ambientazioni realistiche o semi-realistiche (in questo caso urban fantasy contemporaneo) e cioè l'inserire nella partita dinamiche sociali di emarginazione: per ceto, per etnia, per genere, o una sovrapposizione delle varie categorie. Certo, non per forza una sessione di GDR deve trattare questo tema (e Longhurst lo mette in chiaro), ma se tutti sono d'accordo sul procedere in quella direzione, qui si trovano tutti i suggerimenti utili per affrontare la scelta in modo organico.
La traduzione del micro-saggio è stata una bella sfida: in un testo che parla anche di come il linguaggio categorizza in negativo le altre persone sarebbe stato controproducente nonché di cattivo gusto essere noi i primi ad adottare un lessico impreciso e/o fuorviante nel corso della traduzione; proprio per questo abbiamo chiesto aiuto a Claudia Pandolfi, attivista per i diritti LGBT ben nota, nell'ambito GDR, per il suo ruolo nella community facebook Donne Dadi & Dati e per l'iniziativa Queerbox del coordinamento LGBTE di Treviso. Le revisioni di Claudia sono state preziosissime e ci hanno salvato da un paio di rischiose trappole lessicali, come il fatto che la parola italiana "transessuale" non è intercambiabile con il prestito dall'inglese "transgender". In generale, il raffronto esterno è stato fondamentale per rendere comprensibili in italiano riflessioni in un inglese non facile, e talvolta -purtroppo- ancora non radicate nei principi di pensiero del nostro comune spaccato culturale quotidiano: ad esempio che il sessismo non si sradica solo riconoscendo la vittima come tale (e quindi intrappolandola in tale ruolo) ma soprattutto invitandola alla rivalsa, o che il razzismo sta anche nei benpensanti che vedono la persona non-bianca come una "compagnia esotica" di cui fare sfoggio, comunque non come una persona a tutto tondo.
La traduzione del paragrafo "Accademia e Identità" ci ha anche stimolato su una questione trasversale a tutto il testo: fare del nostro meglio per adattare in italiano le parole e costruzioni "bi-genere" del testo originale, cioè i passaggi in cui si parla di una persona senza specificare il genere. In particolare ci siamo scervellati sulla locuzione "head of departement" e abbiamo deciso di renderla con "capo di dipartimento" quando viene usata in generale o riferita a un PNG generico, ma abbiamo creato una forma femminile "direttrice di dipartimento" quando necessario.
Di sicuro possiamo migliorare sui passaggi in cui l'autore si rivolge ai lettori con uno "You", perché non sempre abbiamo potuto coniugare la chiarezza dell'italiano a espedienti che non implicassero il genere di chi legge — ma sappiamo su cosa allenarci per la nostra prossima traduzione!
Con ciò dal nostro reparto traduzione è tutto, fateci sapere dopo Modena Play se il nostro lavoro vi ha soddisfatti!
Buon gioco a tutti!
Ivan
Bentornati su Storie di Ruolo! Continuano i nostri “diari di traduzione” in cui vi parliamo del nostro lavoro di traduzione e localizzazione su Pigsmoke, in uscita a Play-Modena 2019 per Space Orange 42.
Nell’ultimo articolo abbiamo parlato del lessico che abbiamo scelto per presentare il gioco ai neofiti, ma, se parliamo di termini, la fetta di pubblico più esigente quando si parla di traduzione non è certo composta da loro.
In questo articolo parleremo di cosa significa adattare un gioco quando un sistema è già conosciuto e appreso dai giocatori. In questo caso parliamo dei Powered by the Apocalypse, sistema nato da Apocalypse World e che si è fatto conoscere per numerosi altri titoli.
Approcciando un manuale come Pigsmoke eravamo consapevoli di una difficoltà: certi termini tecnici dei PbtA sono ormai divenuti famosi e pertanto sarebbe stato difficile adattarli. Avevamo poco margine da questo punto di vista e inizialmente non eravamo scontenti: da un lato, avere dei precedenti di traduzione ci permetteva di andare spediti e adeguarci al "canone"; dall'altro, eravamo sicuri che avrebbe aiutato chi già giocava con i PbtA a familiarizzare con un nuovo mondo.
Per la maggioranza dei termini siamo stati aderenti a questa linea di traduzione, ma sono subito spuntati altri problemi che conoscevamo e che non avevamo legato ad aspetti tecnici, primo fra tutti l'enorme presenza di frasi idiomatiche inglesi. Il testo si è rivelato spesso complesso perché l'autore ha usato parecchi modi di dire tipici della sua lingua madre, cui occorreva un'adeguata localizzazione italiana — e per Pigsmoke con l'editore abbiamo sempre pensato ad una localizzazione.
Ecco perché in un paio di casi abbiamo deviato dal canone e presentato, dopo lunghi ragionamenti delle soluzioni differenti, ma in linea con il sistema e soprattuto in linea con il gioco.
Prima di tutto, non abbiamo ritradotto i termini classici: le Mosse, ovvero azioni importanti che i PG eseguono per orientare il gioco, sono sempre chiamate così. Non hanno cambiato nome le Prese, cioè la moneta con cui il sistema permette di gestire le relazioni tra PG e PNG — di solito si spende una Presa per controllare un certo PNG o premere su una certa azione.
Invece, un discorso a parte è stato fatto per la parola Advances che rappresenta quello che in Apocalypse World è l'Improvement — tradotto quasi sempre in diversi PbtA come Avanzamento. Per questa parola, che differisce dallo standard pur avendo un palese collegamento alla meccanica, si è scelto di adeguarla secondo il criterio di cui abbiamo parlato nel post precedente: un legame con la fiction del gioco. Pertanto Advances è divenuto Scatti di Anzianità, che rappresenta al meglio ciò che fa avanzare la carriera di un Professore – che è quello che il gioco permette di avere al tavolo.
Il secondo emblematico esempio, che so già farà tremare il web, è la traduzione dei termini Hard Move e Soft Move. Chi non conosce i PbtA dovrà sapere che il Maestro di Cerimonie, che tesse le fila della storia e delle Minacce, può giocare anche lui delle Mosse qualora i personaggi fallissero un tiro di dado. Ci siamo chiesti più volte se mantenere una traduzione standard o meno di questi termini, salvo poi scontrarci con l'esistenza in diversi giochi di adattamenti differenti. Così, con la stessa soluzione di prima, abbiamo localizzato la traduzione al gioco: le Hard Moves sono diventate le Mosse Severe e le Soft Moves le Mosse Clementi, richiamando alla mente il mondo accademico in senso lato.
In questo caso siamo stati felici di notare che ai margini del sistema è possibile adattare certe espressioni rendendo più chiaro e più vero lo scopo del gioco, anziché adeguarsi ad un canone che rischi di snaturare quello che è l'incontro tra sistema e ambientazione.
Ed anche per oggi è tutto. Non temete, come anticipato stiamo preparando una recensione del gioco più canonica per darvi i mezzi necessari a giudicare se il gioco incontra i vostri gusti - a prescindere dalla traduzione.
Alla prossima,
SpiritoGiovane
Bentornati su Storie di Ruolo per il secondo appuntamento riguardante la traduzione di di Pigsmoke, gioco di ruolo che verrà pubblicato a Modena Play 2019 da Space Orange 42.
Dopo un primo episodio in cui abbiamo discusso delle sfide di adattamento degli elementi di setting sentito nell’edizione inglese e parecchio delicato da approcciare: come il gioco si propone ai neofiti.
Ci sono due categorie di neofiti a cui l’autore si rivolge direttamente: la prima è ovviamente quella di chi non ha mai giocato di ruolo, mentre la seconda è quella di quei giocatori che non hanno mai affrontato un Powered by the Apocalypse.
La particolare cura dell’autore ci ha spinti a porre attenzione su come un nuovo giocatore avrebbe fruito Pigsmoke e su quali punti critici avrebbe trovato nell’edizione italiana.
Avevamo la possibilità di spostare qualche paragrafo e ribaltare l'ordine degli addendi, ma ad una lettura approfondita ci è parso poco utile. Il testo, infatti, introduce gradualmente tutte le meccaniche di gioco.
Abbiamo invece optato per alcune aggiunte nelle rare circostanze in cui l’autore dava per scontato concetti presi da altri ambiti. Ad esempio il termine scena viene introdotto dando per scontato la conoscenza dell’omonimo cinematografico, ma nell’edizione italiana abbiamo preferito esplicitare la definizione con un breve inciso. Il nostro contributo nell’aiutare i nuovi giocatori si è quindi concentrato su altri due aspetti del testo.
Da un lato abbiamo fatto una ricerca di termini che fossero adatti a tradurre il sistema di gioco tale per cui la sua comprensione fosse anche tematica: molti elementi della scheda sono stati tradotti usando del lessico universitario proprio per questo motivo, in modo che la loro funzionalità risulti più ovvia - questo è specialmente importante perché molte meccaniche del gioco non sono tipiche dei Powered by the Apocalypse, ma piuttosto sono proprie del gioco.
Un esempio che riguarda meccaniche e lessico è la Raccolta di Fonti. Ogni personaggio ha sulla scheda un insieme di sei quadratini permette di tener traccia di come stanno andando le ricerche bibliografiche, ma anche gli esperimenti magici che riguardano uno specifico argomento di ricerca. L'inglese research track che la indicava poteva essere reso con una semplice "barra di ricerca" (fuorviante) o con un termine più neutro, come "indice della ricerca". Per dare però l'idea di un insieme di testi abbiamo pensato ad una pila di libri, fascicoli e fotocopie che affollano la cattedra di un professore — e da qui raccolta di fonti. La raccolta avviene tramite Scavare più a fondo, azione che personalmente ho fatto più e più volte stendendo la tesi tra biblioteche e pubblicazioni in digitale.
Dall'altro abbiamo cercato di contestualizzare al meglio quei paragrafi dove si introducevano aspetti tecnici del gioco di ruolo, così da rendere Pigsmoke non solo adatto ai nuovi giocatori, ma anche adatto come primo gioco — per spezzare il ghiaccio, insomma. In quest’ottica abbiamo deciso di non tradurre il termine fiction, che troverete nell’edizione italiano inalterato, dal momento che a nostro parere non esiste un equivalente esatto che non dia adito a confusioni.
Un breve preambolo per chi non conosce i Powered by the Apocalypse. Nel manuale viene spiegato nel dettaglio come è possibile condurre il gioco assumendo il ruolo di Maestro di Cerimonie. L'MC possiede una serie di Agendas rappresentate da tre frasi che sono ciò verso cui il gioco deve tendere, ad esempio Gioca per scoprire cosa succede. Accanto a questo strumento, l'MC ne possiede un altro chiamato Minacce, tipico dei PbtA: sono una serie di persone (o “cose”) che complicheranno la vita ai personaggi. Anche le Minacce avevano nel manuale la voce Agenda, che non era però sovrapponibile a quella dell'MC: l'Agenda delle Minacce è infatti un elenco di azioni che quella Minaccia può fare per disturbare il gioco. Pertanto, al fine di evitare fraintendimenti tecnici, abbiamo tradotto le Agendas dell'MC come Intenti e quelle delle Minacce come Piani (poiché spiegati come ciò che la Minaccia mette in campo nel manuale). Infine, nel Capitolo Minacce le stesse sono suddivise per Categories, ma sono presentate con dei Types in un altro Capitolo — perciò ci siamo premurati di usare Categoria per evitare fraintendimenti.
Sono queste piccole modifiche di coerenza del testo e di disambiguazione che, a nostro parere, permettono una maggiore chiarezza del testo e soprattutto aiuteranno molto i neofiti a non confondere le parti tecniche del sistema tra di loro.
Anche per oggi è tutto, ma non preoccupatevi: il prossimo articolo parlerà nello specifico del lessico proprio dei Powered by the Apocalypse e di come l’abbiamo affrontato.
Alla Prossima,
SpiritoGiovane
Rieccoci sulle nostre frequenze per parlare sempre di gioco di ruolo, ma in un'ottica un po' diversa. Storie di Ruolo si è infatti occupata della traduzione di Pigsmoke, che vedrà la sua edizione italiana in uscita a Play-Modena 2019 sotto la bandiera di Space Orange 42 (precedentemente conosciuta come GGStudio).
Pigsmoke è un gioco che abbiamo adorato dal momento esatto in cui, sul finire dell'ormai lontano 2017, Edoardo ricevette la sua copia inglese. Il nostro favore è potuto solo crescere dopo esserci divertiti a giocarlo in una sordida campagna ricca di cloni, non-morti, maionese e Babilonesi (non chiedete, oppure fatelo a vostro rischio e pericolo).
Si tratta di un Power by the Apocalypse dove il mondo accademico e la magia si incontrano in modo scoppiettante. Non a caso, uno dei Principi dell'MC del gioco è che l'Accademia magica non è mai noiosa. Nemmeno la traduzione di questo gioco lo è stata.
Pigsmoke si basa su un immaginario molto singolare e si impone di parlare di Power by the Apocalypse ad esperti e neofiti in egual misura; lo fa inoltre con un particolare riguardo a temi delicati, come identità e sessismo. Questo è il primo di quattro articoli in cui parleranno delle sfide che abbiamo incontrato nella traduzione e delle scelte che abbiamo operato per superarle.
In questo articolo parleremo dell'ambientazione (o setting) di Pigsmoke, delle sue due anime primarie e di come le abbiamo rese in italiano.
La sfaccettatutra più fantastica dell'animo di Pigsmoke, la magia, è solo descritta per sommi capi e delegata quasi interamente ai giocatori per ciò che riguarda funzionamento e dettagli. Anche nella versione del gioco in inglese i termini legati alla sfera magica sono spesso inventati di sana pianta e questo ci ha permesso privilegiare il sarcasmo e l'ironia degli originali.
Ad esempio il Dipartimento di Calling, Binding and Sealing Away (CABSA) è diventato il Dipartimento di Studi dei Patti delle Evocazioni e dei Sigilli Extraplanari (SPESE), con una doverosa strizzata d'occhio a Serena Daniele e alla sua vincente resa del potteriano CREPA - la reference è fin troppo evidente per tacerla. Diversamente, per la mossa del Dipartimento di Vita e Morte The Walking Dead è stato volutamente mantenuto l'originale, in una chiara assonanza alla serie televisiva.
D'Altro canto il mondo accademico americano, la metà ordinaria di Pigsmoke, possiede un proprio specifico slang e espressioni idiomatiche strettamente legate al contesto, che dovevano necessariamente essere riadeguate, per conservare il loro significato. Una localizzazione completa del prodotto è stata scartata fin dalle prime fasi della traduzione: si sarebbero dovuti cambiare il nome del gioco, tutti i riferimenti alla struttura universitaria americana - profondamente diversa da quella italiana, fino ad arrivare a dover tradurre i nomi propri — che, nell'idea dell'autore, sono stati scelti per coprire, sempre in un'ottica di inclusività, popolazione proveniente da tutto il mondo. Difficilmente, però, questo sarebbe stato verosimile in un ateneo del nostro Bel Paese.
Fortunatamente, l'ambiente americano a cui si rifà il gioco non ci è del tutto estraneo grazie a quello fittizio rappresentato nelle serie tv e nella produzione cinematografica, spesso di provenienza USA, quindi ricco di situazioni che sono ormai così diffuse da essere entrate a far parte della cultura contemporanea, oppure così generiche da essere vere anche in Italia. Per esempio, la necessità dei professori di pubblicare saggi è rinomata a chi ha frequentato i corridoi universitari — così come la frustrazione nel dover rispettare certe scadenze magari stringenti. Per contro, anche se non possediamo dei Campus Universitari, a tutti sarà chiaro il tipo di ambiente che vi si respira.
Come ogni Università che si rispetti, anche Pigsmoke è divisa in Departments. Questi erano conosciuti fino a qualche anno fa come Facoltà in italiano, salvo essere uniformati al termine "Dipartimento" con la più recente riforma — con buona confusione di tutti noi laureandi che siamo passati da uno all'altro nome all'atto di compilare il frontespizio della tesi. Abbiamo perciò creato questa "falsa" corrispondenza anche per rimandare al Dipartimento di... che sempre più spesso sentiamo nel doppiaggio di serie tv e film.
Una particolarità: all'interno di Pigsmoke esiste un intero Dipartimento di medicina magica popolato da studiosi tanto efficaci quanto inclini alla sperimentazione. Si tratta di un Dipartimento non giocabile (non è presente un Libretto appropriato), ma descritto come in grado di farsi tranquillamente beffe della morte... e di praticamente qualsiasi cosa. Molte università italiane hanno un'infermieria, ma la Medical Wing di cui parlava Pigsmoke non poteva essere tradotta con un termine così "freddo" — visto anche l'arcano potere dei biomanti. Dopo qualche discussione abbiamo deciso di seguire la linea precedente, rendendo il luogo con Ala Medica.
Uno dei Libretti dei Ruoli giocabili è The Git (letteralmente "l'idiota"), che delinea una persona dedita a terrorizzare i propri studenti ed a mantenere la propria posizione al costo di quella dei propri colleghi. In mancanza di termini non volgari per rendere bene il significato abbiamo optato per Il Barone, termine colloquiale, non certo elogiativo e molto caro agli atenei italiani.
Allo stesso modo la mossa The Educator del Libretto de Lo Sgobbone (The Workhorse, in inglese) avrebbe perso di parecchia unicità con una traduzione letterale. Abbiamo perciò deciso di prendere a piene mani dal mondo accademico italiano, optando per l'adattamento Montessori de Noantri, con cui bonariamente prendiamo in giro e al contempo riconosciamo la portata della teoria montessoriana dell'educazione.
Per questo primo di quattro articoli sulla traduzione di Pigsmoke è tutto. E non preoccupatevi: abbiamo in programma anche una recensione classica del gioco prima della sua uscita a Modena Play.
Alla prossima,
Spiritogiovane
A febbraio dello scorso anno, quando nacque Le Notti di Nibiru, mi iniziai ad interessare a Kickstarter e crowdfunding quale metodo per trovare i fondi necessari per pubblicare dei GDR. Esistono notevoli post a riguardo e vi segnalo, tra i più recenti, il bellissimo report (in più parti) del crowdfunding di Monad System e Nostalgia e una disamina del crowdfunding della versione francese di Cathulhu; se v'interessa sapere come s'inquadrano i giochi di ruolo entro a Kickstarter e alla categoria tabletop games, potete consultare invece questo articolo di Polyhedron Collider.
Io voglio invece lasciarvi qualche dato sulla mia permanenza (che continuerà) su Kickstarter. Voglio anche darvi due cifre sui progetti che ho, in gergo, backato e aiutato a far nascere, così come spendere qualche parola su piccoli schifosi errori che ho avuto modo di notare.
Ok, ok, ok: sento già i lettori che mi urlano dietro. "Sanno tutti cos'è Kickstarter"!! Evidentemente no, visto che alcuni giochi di ruolo e prodotti tecnologici che ho seguito hanno pubblicato sul proprio sito una guida non solo a Kickstarter, ma anche proprio al crowdfunding in sé: è meno famoso di quanto pensiamo? Credo di sì.
Dunque, se sai cos'è Kickstarter, slitta avanti al prossimo paragrafo. Altrimenti aprì lo spoiler.
[spoiler title='Kickstarter e crowdfunding' style='default' collapse_link='true']Kickstarter è un sito per finanziamenti collettivi, detti anche crowdfunding: dall'inglese "crowd", ovvero "folla", e "funding", ovvero "finanziamento". Chi ha problemi di investimenti per realizzare un progetto può iscriversi a Kickstarter e chiedere alle persone di finanziarlo (to back, in inglese). In cambio le persone che partecipano (backers) "prenotano" il prodotto o l'accesso al progetto. Partecipando ad un Kickstarter si può anche ottenere qualcosa di più investendo maggiore denaro: ad ogni cifra richiesta dall'autore del progetto corrisponde una promessa di un determinato prodotto, chiamata Pledge; con il tempo la parola Pledge ha iniziato però a significare direttamente il livello di donazione che una persona sceglie di fare. Possono anche esistere contenuti aggiuntivi a pagamento (add-ons) e soprattutto contenuti aggiuntivi gratuiti una volta raggiunta una certa cifra, chiama "streatch goal", disponibili per tutti o solo una parte dei Pledge.
Ma come funziona un crowdfunding? Come ottiene il denaro chi crea un progetto? Semplicemente, una volta iniziato il Kickstarter si indica una cifra MINIMA che, se raggiunta entro un certo numero di giorni, farà si che il progetto sia vincente. Se si riesce in questa impresa, Kickstarter scala i soldi dalle carte dei backers e li trasferisce al realizzatore del progetto (tenendosi una percentuale); altrimenti nessun addebito verrà eseguito.[/spoiler]
Per 18 mesi (Febbraio 2016 - Agosto 2017) ho seguito con grande trepidazione il settore e ho salvato alcuni giochi di ruolo. Mi sono concentrato su quelli che (a) avevano a mio parere possibilità di raggiungere il goal finale, (b) avevano un buon rapporto prezzo/pledge digitale causa spedizioni improponibili per l'italia e (c) che apparivano fighi. Colgo l'occasione per chiedere venia a chi non ho potuto sostenere, spesso i fondi a disposizione di uno studente universitario sono molto molto bassi. Infatti, su circa 80 progetti salvati ho potuto partecipare soltanto a 24 di questi. Il co-blogger Edoardo ha partecipato a 7 progetti che avevo salvato, ma ai quali non ho potuto partecipare personalmente. Questo significa che ho partecipato circa al 30% dei crowdfunding originariamente intravisti. La lista è lunghissima, ma cercherò di riportarla interamente qui sotto in spoiler in modo che non ostacoli la lettura - in grassetto vi segnalo i Kickstarters che ho seguito o che ha seguito Edoardo.
[spoiler title='Kickstarter salvati: feb 2016 - luglio 2017' style='default' collapse_link='true']
In ordine di tempo, dal più recente al meno recente che abbiamo scovato: Stars Without Number, Legacy 2nd Edition, PALADIN, Xas Irkalla, Wicked Paths, Gauntlets & Goblins, Vanagard, SINS, Spire RPG, Sixty Mile Sky, Clink, Ghost Ops, Misspent Youth RPG, The Midderlands, Damn the Man Save the Music!, The Yellow King, Red Moon Rising, Tall Pines, Hellscapes, Samyaza, The Lost Age, The Lost Citadel, Rememorex, Torg Eternity, The Arcanum 30th Anniversary, Nostalgia: La Flotta Nomade + MONAD System, Cortex Prime, The Quick, Aces & Eights, Sigil & Sign, Eclipse Phase 2nd Edition, The Imposters, Journey To Ragnarok, Talislanta: The Savage Land, Retrocausality, The Sword The Crown and the Unspeakable Power, Exuviae, Arcanis, FAITH, Sword's Edge, Noir World, Dhovaine, Shattered Dawn, Dust Fog and Glowing Embers, Esper Genesis, Sensational, Solipstry, Satanic Panic, Shelter, LexOccultum, Mutant: Mechatron, Companions' Tale, The Watch RPG, Bedlam Hall, Alas for the Awful Sea, Innocents, Era: Hitman, Grimoire Quest, Pigsmoke, Cold Shadows, Z-LAND, Hood: Swashbuckling Adventures in Sherwood, Dusk City Outlaws, Sig, Midgard Campaign Setting, SagaBorn, Chimera, Dreamchaser, How to Write Adventures Modules That Don't Suck, Monkey, Apocalypse World 2nd Edition, Neomancer, Cabal, City of Mist, Bluebeard's Bride, The Veil, Katanas & Trenchcoats, Unknown Armies 3rd Edition, Ironclaw: the Book of Horn & Ivory, KULT: Divinity Lost, 7th Sea 2nd Edition.
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Tra tutti i Kickstarter citati la maggioranza (51/82) era americano. Seguono a ruota 13 Kickstarter britannici, 6 canadesi, 5 della zona euro, 3 svedesi, 2 australiani, 1 danese e 1 neozelandese. Per comodità, quando ho raccolto i dati su questi Kickstarter, ho convertito ogni moneta in dollaro americano, giusto per avere dei metri di paragone. In questo modo sono riuscito a stabilire che la media di dollari per l'obiettivo base scelto tra tutti i Kickstarter è stata attorno ai 9.900$ (8399€) e che in media i Kickstarter hanno racimolato circa 64500$ (54784€). Ma questi dati sono poco interessanti per me: quello che m'interessa sapere è il comportamento dei creatori di Kickstarters.
Dunque, andiamo a vedere la moda di pledge (digitali e fisici), goal, stretch goal e giorni. La moda, per chi non lo sapesse, rappresenta il valore più utilizzato all'interno di un certo gruppo di dati. Questo, insieme alla media aritmetica, dovrebbe darci dati molto più interessanti. Ancora di più se l'affianchiamo alla mediana: questo è il valore intermedio tra tutti quelli considerati.
Come potete notare, il valore del primo pledge digitale1 maggiormente scelto (moda) dai progettatori è di 10 dollari (8€). Ancora più interessante è il divario tra tale pledge e il 1° fisico2 (che si attesta attorno ai 18 dollari): la coppia fisica viene fornita pagando poco meno di 2 volte il pledge digitale. C'è anche da sottolineare che alcuni pledge fisici (il 10%) sono, in realtà, sconti per futuri acquisti in print on demand: vale a dire che paghi oggi il "prezzo" dell'autore e domani il prezzo delle componenti fisiche. Dunque possiamo attestare che in generale il pledge fisico è all'incirca 2 volte il pledge digitale. Inoltre, il pledge digitale non costa poco: è fatto apposta per spingerti a dire "mi basta pagare doppio per ottenere il doppio". Spesso, inoltre, il pledge fisico contiene add-ons gratuiti o del materiale extra che ti fa propendere per un upgrade.
A proposito di questo, una pratica comune per i Kickstarter è quella di fornire con i pledge anche tutti gli stretch goal raggiunti. Devo dire che però mi aspettavo una pratica più diffusa di questa strategia: su 82 pledge digitali, solo 16 contenevano tutti gli stretch goal, mentre per i pledge fisici saliamo a 20 (24% del totale dei kickstarter). Considerate che su 70 progetti che li possedevano stretch goals, ben 52 sono arrivati almeno al primo: forse questo viene considerata una leva per avere pledge esclusivamente dedicati agli stretch goals e avere più fondi? Chissà.
Al contempo circa il 20% dei Kickstarter fornisce con i primi pledge (digitali o fisici) non solo il core del prodotto, ma anche materiali extra (mappe, romanzi, altri prodotti). Esistono dunque Kickstarter per cui l'accesso agli stretch goal è una leva ulteriore per far comprare pledge più alti: infatti tali progetti possiedono di solito più pledge degli altri e per secondi sempre quelli con accesso a stretch goal.
Non so se questi dati siano utili a qualcuno, ma ho deciso (a) che lo saranno e (b) che li rilascerò sotto forma di Foglio di Calcolo di Google Drive per chi volesse tenere sott'occhio l'andamento. Potete accedervi cliccando sull'immagine sottostante.
Nota: quando entrerete nel file avrete solo la possibilità di visualizzarlo. Se volete commentarlo, potete richiederci l'accesso, ma dovrete sottostare ad alcune limitazioni di commento per permettere una migliore lettura possibile del documento. Potete anche proporvi per tenere aggiornato il file: esamineremo ogni richiesta e valuteremo il da farsi! 😎
Vorrei ora identificare alcuni punti critici dei progetti che possono portare ad errori. Certo, non ho esperienza di crowdfunding, ma sono cose che si notano compilando un foglio di calcolo come quello fornito in questo post - e non pochi.
Questo anno e mezzo di Kickstarter mi ha dato molto a livello di consapevolezza: ho potuto osservare nel dettagli cifre e dati che ammettono certe considerazioni e che sicuramente vi faranno pensare la notte se siete interessati all'argomento. Potete commentare qui sotto oppure sulla nostra Pagina Facebook (o sul nuovo gruppo dedicato, Storie di Giochi di Ruolo).
Certamente la mia esperienza con l'economia e con Kickstarter è troppo breve per elaborare grandi teorie, ma conto tra altri 3, 6, 9, 18 mesi di potermi sbilanciare di più! Rimanete dunque sintonizzati per vedere come evolve la situazione!
– Daniele
[1] Per 1° Pledge Digitale intendiamo il primo tra i pledge che fornisca solo ricompense digitali.
[2] Per 1° Pledge Fisico intendiamo il primo tra i pledge che fornisca anche ricompense fisiche.