Play-Modena 2018 è finito ed è stata un'esperienza fantastica per tutti noi, tanto che abbiamo deciso di parlare TUTTI delle nostre esperienze della fiera - anche una nostra, freschissima, new entry. Esperienze a parte, abbiamo deciso di usare questo post per un'annuncio molto importante.. scoprite quale, arrivando in fondo all'articolo 😉
Sommario
La Play di Modena è stata grandiosa! Partiamo da un assunto: sappiamo tutti bene che il gioco di ruolo è una faccenda complicata. Che i tavoli adibiti a gdr siano sempre di meno di quelli dei gdt, per esempio. Questa Modena, però, mi ha sorpreso: è stato emozionante vedere tavoli su tavoli di persone, ragazzi e ragazze giovani (soprattutto per le ragazze), famiglie che si sedevano a provavano questo bellissimo hobby, magari anche per la prima volta.
I giochi proposti, le nuove uscite e quelle meno nuove, erano di altissimo livello. Noi, nel nostro piccolo, abbiamo partecipato a conferenze per la Play Trade, abbiamo fatto più demo possibile e abbiamo girato molto per gli stand. Di Modena mi rimarranno impressi i volti delle persone, gli amici abbracciati, gli aneddoti che abbiamo portato a casa.
Ricorderò con piacere le esperienze al Play Trade: la conferenza sulle Donne e il Gdr, quella con i ragazzi di Storie di Ruolo, amici e colleghi validissimi, che hanno portato in giro per l’Italia quell'iniziativa bellissima che si chiama GdR al Buio di cui sono orgogliosa di far parte.
Ricorderò i discorsi dotti sui massimi sistemi fatti sul retro degli stand. Ricorderò le corse per raggiungere questo o quel tavolo della demo e l’emozione per avere incontrato Avery Alder, una game designer che sinceramente ammiro tantissimo.
Rimarranno vivide dimostrazioni di questa Modena tutte le foto che abbiamo scattato, le spille del nuovo videogioco di Ultima Forsan, i manuali e la maglietta di Sisterhood of Evil (perché le donne che giocano esistono, facciamo sentire la nostra voce). Un bel bottino, no?
Chiara "Morgen" Listo
Caotica nel senso più positivo del termine, riempita dal colore dei giochi e dal rumore dei dadi che rotolavano sulle decine di tavoli del gioco. Quest’anno al Play si sono svolti moltissimi eventi interessanti: è stato un onore partecipare alla prima conferenza nazionale del Gdr al Buio e poter vedere in anteprima Deadcatcher, il metroidvania ispirato alle gesta dell’acchiappamorti Civetta di Ultima Forsan.
Ho avuto modo di conoscere autori importanti, come Avery Adler, che presentava Cuori di Mostro II, la sua ultima fatica. Ho avuto modo di conoscere e ritrovare moltissimi amici con cui abbiamo scambiato idee e pareri, con cui abbiamo discusso animatamente e giocato accanitamente negli ultimi mesi, e dare un volto a tutti loro è stata un’esperienza meravigliosa, di quelle che non si dimenticano facilmente.
Ho anche dei rimpianti: per tutte le cose belle che non sono riuscito a provare o visitare per via delle velocità con cui scorrevano le ore: mi è dispiaciuto non poter passare dall’Edularp, non poter giocare con Avery e non essere riusciti a fare una dimostrazione di Urban Heroes, che speriamo di poter recuperare al più presto con gli autori. In definitiva: eventi come questi non dovrebbero finire mai, come una bolla sospesa nel tempo, in modo da dare il tempo di assaporare tutto come si conviene!
Giuseppe "Gabe" Vitale
Che fantastica avventura! Il Play 2018 mi ha riservato emozioni al di sopra delle mie stesse aspettative, sia per l'atmosfera così magica e rilassata (specie il venerdì) nello stand, sia per il fatto che per la prima volta a Play mi presentavo in qualità di autore di un gioco di ruolo. Le Notti di Nibiru aveva infatti, insieme ad Acchiappasogni, un posto ben delineato nello stand di Red Glove, dove ho potuto fare molte demo e incontrare diversi fan del gioco. La fiera modenese si conferma dunque la migliore fiera per appassionati di giochi da tavola e di ruolo, più di Lucca Comics dove il caos regna spesso sovrano ed è difficile gestire bene le dimostrazioni. Play si riconosce inoltre anche per gli eventi e gli incontri collaterali: l'ottima e insostituibile Call For Master, che ha permesso a molti di noi di Acchiappasogni di fare demo a giocatori convinti dai bravissimi membri della Gilda del Grifone (e non dimentico di ringraziare Matteo Bisanti, coordinatore del progetto e sempre pronto ad aiutarci); la presenza di numerose talk, interne ed esterne a Playtrade, tra cui quella di GDR al Buio, sempre ottima occasione per conoscere facce nuove; la possibilità di vedere amici nuovi e di sempre, siete tanti e troppi, vi voglio bene tutti!
Un grazie sentito a tutti i colleghi di Stand Acchiappasogni/RedGlove e grazie, infine, a tutti i colleghi di blog senza i quali, lo so, Modena non sarebbe stata la stessa!
Daniele "SpiritoGiovane" Fusetto
Daniele pensa: "non so che cazzo significhi tutto ciò, ma è Modena Play, è fantastico!".
Per me questa è stata la seconda Modena Play e la prima da membro di Storie di Ruolo; tuttavia è stata anche una Play “a metà”. In primo luogo, Edo, Dani, Morgen e Gabe hanno partecipato come giornalisti, io invece come espositore e dimostratore: come lo scorso anno, sono venuto in fiera con il mio amico Roberto Grassi e abbiamo fatto provare i giochi gratuiti basati su Levity, il motore creato da Roberto. Ho avuto il piacere di introdurre al gioco di ruolo due quartetti di adolescenti (uno di ragazzi e uno di ragazze) e di far provare due giochi scritti di me – che sono pure piaciuti molto!
Non per questo, però, sono rimasto estraneo all’attività di SdR: ho dato supporto morale ai colleghi quando hanno presentato il GdR al Buio, che dopo la Fiera crescerà ancora di più, il che mi fa molto felice – se avessi avuto un Buio nella mia zona qualche anno fa, prima di trovare un gruppo stabile, sarei diventato certamente un giocatore fisso.
In secondo luogo, durante la fiera ho badato poco alle novità di GdR, perché a casa ho una pila di giochi non ancora usati davvero troppo alta: prima di nuovi acquisti devo smaltire i vecchi Di converso, però, ho fatto incetta di giochi da tavolo veloci, perché su quel fronte la mia ludoteca è molto piccola e urge rimpolparla.
In terzo luogo, ho passato due giorni di fiera malaticcio e il terzo sono dovuto ripartire (il servizio di bus è mediocre); spero tanto che il prossimo anno vada meglio...
Questi siamo io e la mia amica Greta, quella che ho citato nella recensione di Trollbabe: sì era anche lei nella squadra Levity
Per questa PlayModena Storie di Ruolo mi ha ingaggiata per intrufolarmi tra le fila della Costola dei Barbari e scoprire cosa stava mettendo così apertamente in subbuglio i Topi della Guardia. Una grandissima minaccia incombe su Nuova Noceterra, tanto che ben Due tavoli di Pattuglie e Zampatenera sono stati inviati da Tanasicura con compiti ben precisi.
E’ stata un’esperienza di gioco estremamente interessante; oserei dire al limite del teatrale. L’avventura si è dipanata parallelamente sui due tavoli, con un paio di punti di raccordo (tre contando anche il gran finale), oltre ai GM intercambiabili, ciò che da giocatrice ho apprezzato davvero molto -e qui viene il “teatrale”- è stata la loro capacità di presentare il PNG di turno facendolo interpretare, invece che raccontare, ad una voce -e un GM- sempre diverso. La battaglia è stata dura, cruenta, abbiamo riportato gravi perdite nel perfetto stile epico che contraddistingue questo gioco; non sono mancati colpi di scena e un finale aperto che lascia spazio ad un eventuale seguito.
Ed è sul “seguito” che mi soffermerei un istante, perché come tutti sappiamo in Dicembre Wyrd Edizioni ha annunciato un prossimo esaurimento copie di questo gioco meraviglioso e noi aspettiamo speranzosi che al più presto sia dato annuncio di una nuova ristampa: Per la Matriarca! Per i Topi! Per la Guardia!
Dai confini del fiuto è tutto, per ora...
Per la Guardia!
(Per la prima volta su questi schermi) Vanessa Colciago
La mia Play è stata di per se un gioco di ruolo: armato di registratore ed un sacco di voglia di fare, mi sono creduto un vero e proprio inviato stampa per tre giorni consecutivi. Il risultati sono o t t i m i: non solo ho avuto modo di conoscere un sacco di volti nuovi, ma ho avuto la possibilità di intervistare parecchie persone interessanti nell'ambito del gioco. Il mio registratore conta 7 interviste che, speranzosamente, vedrete su queste frequenze nel prossimo paio di mesi, assieme alla normale programmazione e magari con qualcosaltro - tipo qualche pezzo di opinione su qualche talk importante, spoiler alert.
Ho anche dei rimpianti, come ad esempio essermi dimenticato gli antistaminici a casa - tanto che domenica mi avete chiesto in parecchi se pensavo di sopravvivere 😀 Il rimpianto più grande è stato non aver avuto il tempo di provare NIENTE, eccetto che per una giocata di sfuggita a Dungeon6 assieme al suo creatore, Giacomo Bellucci.
Ho deciso però di non disperarmi: giocare di ruolo è, per gran parte, connettersi con gli altri - e quello è riuscito alla grande!
Edoardo "NuclearManatee" Cremaschi
Ho fatto anche parecchi acquisti.. il Listone delle Uscite ha sempre qualche effetto collaterale 😉
Ed ora, il pezzo forte! Con un gigantesco rullo di tamburi..
...possiamo annunciare che finalmente Storie di Ruolo ha un Caporedattore!
...del resto, siamo un gruppo di amici che detesta prendersi sul serio: ci serviva una mascotte e qualcuno a cui caricare virtualmente sulle spalle tutto, conoscete qualcuno meglio di un unicorno rosa?
E poi, per il primo di Aprile non avevamo fatto proprio niente 😛
Alla prossima,
Lo Staff di Storie di Ruolo!
A fine settembre io e Edoardo siamo andati a Trieste, coinvolti assieme ad alcune associazioni locali per una iniziativa di gioco di ruolo multitavolo per Mouseguard. Lì abbiamo incontrato dal vivo Giovanni Bacaro, presidente dell'associazione "La Costola Dei Barbari" (che trovate su FB come Dungeons & Dragons Trieste) con cui abbiamo co-organizzato l'evento, con cui ci eravamo già sentiti sempre telematicamente. Credo sia possibile affermare che è nata subito una complicità d'intenti tra Storie di Ruolo e la Costola, specialmente con Giovanni, che ci ha raccontato che avrebbe organizzato un Epic di Dungeons & Dragons 5a Edizione di lì a breve. L'Epic si è tenuto sabato 22 ottobre, così il martedì successivo ho chiamato Giovanni per fargli qualche domanda, sia sull'Epic e sul gioco organizzato multitavolo, sia sul gioco di ruolo a Trieste in generale. Per chi non lo sapesse, con gioco organizzato multitavolo s'intende la creazione di una sessione giocata su più tavoli che interagiscono tra loro giocando parti della stessa avventura. Gli eventi di ogni tavolo, quindi, si riflettono sull'andamento e sull'esito finale della storia.
Prima dell'Epic!
Giovanni: «Alla grande! È stata la prima esperienza del gioco di ruolo organizzato ad altissimo livello a Trieste, intendo dire rispetto all'Adventures League e ad altre iniziative. L'abbiamo organizzato insieme alle associazioni ludiche locali e ai giocatori di ruolo di Trieste; ma è stato anche il primo evento di respiro internazionale, perché abbiamo avuto anche dei tavoli in lingua inglese con giocatori provenienti dalla vicina Slovenia, Croazia e Austria! È andata molto bene, più di 120 giocatori per 35 master. L'Epic è durato quattro ore e ha coinvolto i giocatori in maniera perfetta, con una organizzazione molto puntuale dei ragazzi che hanno gestito l'avventura - ottimi risultati dal punto di vista organizzativo, meno dal punto di vista dell'avventura. Purtroppo infatti le battaglie non sono andate nel verso giusto... non dico altro perché la stessa avventura sarà sviluppata anche a Lucca Comics & Games 2017, quindi niente spoiler!»
Giovanni: «La Costola dei Barbari sarà al Padiglione Carducci a supporto dello stand 446 della Wyrd Edizioni. Organizzeremo una serie di tavoli dedicati a Mouseguard, venerdì 3 dalle 14.00 alle 16.00 - prenotatevi a questo Evento Facebook! Saremo presente anche domenica 5 nella mattina, per la multitavolo... del Cypher System! Una esclusiva di Wyrd Edizioni di quest'anno. Ovviamente saremo presenti fin dal giovedì 2 fino alla domenica, con le nostre belle maglie con il barbaro disegnato - così siamo riconoscibili»
Giovanni con un gruppo di giovanissimi ruolatori!
Giovanni: «Ci siamo posti un obiettivo fin da subito, cioè provare a proporre a Trieste (e dintorni) degli eventi di gioco di ruolo organizzato per capire com'era il feedback dei giocatori. Ovviamente l'elemento che ha confermato le nostre ipotesi è stato vedere, durante i nostri eventi, che effettivamente avere una connessione tra i tavoli aumenta non solo il coinvolgimento dei singoli giocatori, ma anche favorisce un'estrema socializzazione. Questo per un'associazione come La Costola dei Barbari, che aveva l'idea di aumentare l'interazione tra le persone che giocano di ruolo, è il massimo. Intendo dire che, visto che il giocatore di ruolo tipico si organizza le campagne in privato e quando viene alle classiche multitavolo tende ad essere chiuso in sé stesso: porta di solito il suo gruppo di gioco, difficilmente cerca l'interazione, è cioè portato a limitare la conoscenza di nuovi giocatori. Quando è spinto, però, a cercare interazione con persone che non conosce, una volta capito come funziona l'evento, entra nel ruolo (per rimanere in tema) e si creano delle bellissime interazioni che rimangono al di fuori della sessione di gioco. Per quanto riguarda Trieste, con la partenza dell'Adventures League e delle campagne multitavolo si è creato una enorme community che prima non esisteva. Questo ha una conseguenza interessante sia per noi come associazione ludica, sia per i giocatori - e certamente permette ai giocatori di ruolo di Trieste di allinearsi con quella che è la tendenza a livello nazionale. Diciamo che con la proposta della Need Games del multitavolo organizzato per 7th Sea, con la nostra proposta per Mouseguard e con l'evento di Lucca dedicato al Cypher System, vedo il gioco organizzato sempre più proposto in futuro. Noi per dicembre stiamo provando a creare una iniziativa multitavolo interattiva per il quarantennale di Star Wars».
Giovanni: «A livello di fatica, dipende da quante persone ci sono nello staff dell'evento. La parte di avventura e di struttura del gioco deve essere trattata e gestita da chi si occupa solo del gioco, mentre servono almeno due referenti che conducano parallelamente il lato burocratico e logistico. I referenti logistici sono così a disposizione sia di master che di giocatori e ovviamente non masterano, rimangono solo a disposizione per ridurre i tempi morti, la noia e le problematiche soprattutto che saltano fuori all'ultimo minuto - per esempio, un fattore che per l'Epic abbiamo capito influenza molto è l'acustica di un luogo. Tutta la parte logistica prende almeno un mese di tempo, dalla ricerca del luogo dall'organizzazione dei tavoli. Quanto al lato gioco, a volte non esistono avventure predisposte per un multitavolo oganizzato: ad esempio per Mouseguard il buon Edoardo Cremaschi ha dovuto impiegare diverso tempo per sviluppare al meglio (e ha fatto un ottimo lavoro) una storia che potesse essere giocata su più tavoli. Quindi, anche su questo livello bisogna prepararsi per tempo, almeno un mese. Non che le avventure già scritte siano più semplici da gestire: penso all'Epic, dove l'avventura scelta è stata adattata giustamente al numero di persone, al tipo di evento, alla location, agli imprevisti dell'ultimo minuto... ci ha preso almeno due mesi! Certo, impieghi così tanto tempo se vuoi una alta qualità: noi abbiamo avuto molti apprezzamenti, quindi siamo consapevoli di aver fatto bene. Insomma, non si mette su un multitavolo organizzato da un giorno all'altro!»
Uno stand della Costola con due giovani associate (e Mouseguard in background!).
Giovanni: «Guarda, è in tema con l'intervista tra l'altro! La Costola dei Barbari nasce da una serie di giocatori di ruolo (otto), di cui alcuni frequentanti le fiere nazionali di fumetti e giochi da tavola. Un giorno, di ritorno da un Epic di Modena Play, si dicono: "perché non ci mettiamo a giocare l'Adventures League di Dungeons & Dragons?". Da quel momento, 5 aprile 2017, si decide di costituire una associazione chiamata La Costola dei Barbari per un gioco di parole, noi vicino a Trieste abbiamo infatti la Costa dei Barbari, e da lì... diciamo che in modo molto naturale e veloce si è andati alla costituzione di un gruppo che consta adesso diverse persone nello staff e più di centoventi persone iscritte. Un gruppo che ha già diverse iniziative all'attivo e tante, tante idee in mente - forse anche troppe, per essere un'associazione così giovane! Ci definirei un esperimento sociale, perché il nostro obiettivo è promuovere la socializzazione nel gioco di ruolo. Questo si vede nella possibilità di associarsi gratuitamente e nel non avere una vera e propria sede, giriamo da locale a locale per portare il gioco verso nuovi pubblici, come i più giovani. Un esempio? Ci siamo agganciati alle ACLI e stiamo tentando di fare lo stesso con l'ASL locale: questi enti gestiscono gruppi di ragazzi più giovani, che magari al pomeriggio non hanno attività da fare, e noi li coinvolgiamo in un progetto di socializzazione attraverso il gioco di ruolo - e siamo fieri di farne parte! Siamo una associazione molto giovane, quindi non abbiamo bene ancora idea di dove vogliamo andare e cosa vogliamo fare, ma ci fa piacere essere fin da adesso coinvolti in così tante belle iniziative che... ci compaiono tra le mani! Anzi, colgo l'occasione per ringraziare tutti i collaboratori della Costola che con i loro sforzi, a titolo gratuito, ci permettono di realizzare tutti i nostri progetti».
Ringrazio Giovanni per la gentilezza e l'ospitalità! Ci si vede tutti quanti a Lucca Comics & Games!