Eccoci ad un appuntamento che avrei voluto scrivere l'anno scorso: quello in cui vi dico dove sarò a Lucca 2015! 🙂
Tranquilli, nessuno stand vero e proprio. Sarò in giro come un comune mortale, anche se noterete attorno a me qualche amico di #GDRete (GdR Addicted, ad esempio!) e spero proprio di incontrare e chiacchierare con bloggers che ho potuto solo incrociare sul web (quelli di GdR Tales, ma è solo un esempio!). Da notare che giovedì 29 e venerdì 30 sarò entrambe le mattine allo stand G38 di Acchiappasogni: acchiappatemi lì, se mi vedete! Nel pomeriggio continuerò a rimbalzare come una pallina da flipper sempre nel Padiglione Carducci, anche se una capatina all'Indie Palace e una visita alla città non me la toglie nessuno.
Ahimé, sabato 31 sarò già sulla via del ritorno... ma se volete perseverare con me, vi avverto che ho a disposizione 3 posti in auto per il viaggio d'andata (Pavia - Lucca) e ritorno (Montecatini - Pavia): se siete dalle mie parti aprite l'app BlaBlaCar e cercate il mio profilo! Prometto risate e gdr-ismo puro, promesso.
Ora, non pensiate che mi sia dimenticato della promessa fatta: qui sotto trovate un bel PDF con una tabellona-ona-ona dedicata alle nuove uscite gdr, in ordine alfabetico e per Stand! Mi sono permesso di creare anche qualche percorso tematico e due o tre tappe importanti! Come sempre, se avete errori da segnalare o addendum, potete scrivere un commento qui o sotto ad uno dei post di spam condivisione su Facebook!
È tutto gente: ci vediamo (ahahahah . . . certo . . . ) a Lucca 2015!
Bentornati!
Come potete vedere, Storie di Ruolo si è rifatto il viso: nuovo logo, nuovo simbolo, nuova veste grafica. Questo tocco di revisione serve anche a sottolineare una prima virata dei contenuti, anche se sarebbe meglio parlare di correzione di rotta.
Da qualche mese a questa parte, il fulcro di questo blog è stato occupato dalle interviste. Ora, benché inizialmente non fosse questo il mio intento, la rubrica continuerà e sarà ufficialmente il centro di tutto il mio lavoro. Mi piace parlare con altri "artisti" del gdr, a loro piace parlare dei loro progetti, mi trovo bene col sistema e (mi hanno riferito) sono letto anche grazie a questi contenuti: ne prendo atto e vado avanti!
Il secondo contenuto che vorrei implementare e che, purtroppo, non ha fin ora avuto spazio sono i contenuti per gdr: personaggi, dungeon, idee-spunto per campagne riferiti ai giochi che ho sotto mano, che ho potuto giocare e che giocherò. Grande importanza a questo punto, perché sarà il ponte che mi permetterà di condividere, in futuro, contenuti per i miei giochi di ruolo!
Altro punto saliente: in un futuro remoto, ma non troppo, verranno suonate le trombe e sarete chiamati a raccolta sui vari socials per partecipare all'open beta di Élan, prima ambientazione per Milestones, il mio sistema più vecchio e caro. Stiamo ritoccando il manuale per questa operazione e io e Marco Rossi di GdR Addicted non vediamo l'ora di condividere tutto quanto abbiamo in serbo. Temeteci.
Infine, una breve rassegna di altri contenuti del blog.
Le traduzioni, che dovevano essere pronte per settembre, slitteranno ahimé causa esami universitari e impegni lavorativi. Mi scuso pubblicamente con coloro che aspettavano tutto ciò ma è oltre le mie possibilità a livello temporale (ci torneremo un attimo a fine post, sul tempo). Quanto alle revisioni, ho ancora in cantiere World War Cthulhu e Exalted 2nd Edizione, ma vorrei per ora concentrarmi sull'hic et nunc parlandovi di giochi appena pubblicati o di prossima uscita: cose come Aegis Aurea, Darkmoor, Enhanced Casuality... insomma, tanta carne sul fuoco!
Teoria GdR: ci stiamo chiedendo in molti come affrontarla! Mi ricordo di aver detto ad un mio commentatore (e ad amici) che avrei organizzato dei podcast, ma la qualità audio era pessima ed è difficile ridurre al minimo i contenuti. Se avete proposte, scrivetele pure in commento o al solito indirizzo: spiritogiovane@gmail.com.
Ecco la Batclessidra, per gli amici Blessy, la nuova mascotte del blog. Si nutre di sabbia, punti azione e turni di combattimento.
Bene, è ora di chiudere. Tempus Fugit.
Il tempo vola, sia fuori dal gioco che in gioco, e ci sono tantissime cose a cui si deve pensare.
Cose importanti (vita-miracoli-morte) e cose futili, anche (tipo vestirsi o mangiare, quelle cose che faccio sempre meno).
Tempus fugit sembra un giusto monito: non possiamo vincere il tempo e molte idee che abbiamo devono, giocoforza, essere messe da parte.
Il motto è anche una sorta di "scuse (f)ufficiali" per tutti coloro a cui avevo promessodetto-fatto-lettera-testamento cose varie; tipo "ma certo, te lo leggo il gioco, figurati se 150 pagine non le riesco a leggere in un mese" oppure "impaginartelo? Ma guarda, stanotte ad occhi chiusi lo faccio". Scusatemi per ora e per sempre, amen. (E giuro che non vi prometto più nulla, ma guarda nulla davvero eh!).
Siccome la parola "tempo" è, però, inflazionata, e io mi sento sempre più master-player e meno dio-persona, ho pensato che la parola simbolo del tempo gidierristico, round, fosse più appropriata al blog.
Ergo... round fugit.
Ben ritrovati sulle pagine di Storie di Ruolo! Oggi vi parlerò di un progetto personale che mi sta molto a cuore che è attualmente in fase di sviluppo e betatesting: Élan! Questo gioco di ruolo e narrazione prende il via grazie alla collaborazione tra me e Marco Rossi di GdR Addicted, che ha scritto e sta continuando a curare l'ambientazione.
Élan è la prima ambientazione-hack di Milestones, il mio gioco di ruolo. Prenderà il sistema che ho scritto, lo adatterà ai suoi comodi e permetterà un gioco libero e atmosferico in una ambientazione high magic fantasy innovativa. Martedì 19 Maggio io e Marco ci siamo ritrovati sul canale di GdR Addicted per un live streaming, la cui versione in qualità migliore è presente qui sotto:
https://youtu.be/QCozNnJmBLk
Per ogni informazione e dettagli in merito a Élan e Milestones potete scrivere nei commenti qui sotto o contattarmi alla email spiritogiovane@gmail.it!
Prossimamente tratterò piccole parti di Élan in episodi piccoli piccoli che usciranno sul canale di Milestones e/o su quello di GdR Addicted. Quindi restate connessi e aggiornati!
Ciao!
Prima di tutto, se è la prima volta che mi leggete, a scrivere è Daniele Fusetto, responsabile di questo blog chiamato Storie di Ruolo che raccoglie le mie esperienze in campo ludico. Collaboro con altri ragazzi a al progetto #GDRete e mi occupo per ora di strutturare la mia vita lavorativa; nel frattempo mi divido anche tra collaborazioni e progetti in ambito di giochi di ruolo, pronto per compiere il classico balzo di reni e passare dall'essere un wannabe game designer a qualsivoglia altra cosa (leggasi autore pubblicato *cough *cough).
Quello che nessuno sa è che possiedo anche un altro blog, Il Flusso Catalizzatore. Per anni ho cercato (e sto ancora cercando) di scrivere qualcosa che sia degno di essere pubblicato, e sfrutto quello spazio per tenermi allenato. Il Flusso Catalizzatore voleva essere ancehe uno spazio per fornire la proverbiale Mano a scrittori in erba come me e quindi questo post assomiglia molto ad un ritorno alla mia prima incarnazione cibernetica – cosa che mi emoziona e mi rende nervoso!
Quale occasione ci ritrova qui riuniti? Un concorso indetto da Isola Illyon. Un concorso di scrittura, oggetto di un amore/odio; per svariati motivi che non starò qui a centellinare. Indeciso ancora se parteciparvi o meno, ho voluto darmi una regolata stendendo un elenco di 5 opere di differenti media che potevano fornirmi uno spunto; le ho raccolte qui per voi, perché Il Flusso Catalizzatore voleva essere uno spazio per fornire la proverbiale Mano a scrittori in erba come me.
Come mai dunque sfruttare questo spazio? Beh, svariati motivi pure qui. Il primo motivo è che Isola Illyon si occupa di tantissimi argomenti ma personalmente l'ho scoperto come sito di ambito gdr. Seconda cosa, credo che esistano tantissimi scrittori in erba tra i giocatori e master di gdr che potrebbero sfruttare questo elenco maggiormente della dozzina di lettori dell'altro blog. Terzo e ultimo: perché tra i media consigliati c'è anche una coppia di giochi di ruolo niente male.
Cos'è? Limbo è un videogame che potete trovare tranquillamente su Steam e che recentemente sono riuscito a trovare e giocare anche su sistema Android (e credo sia disponibile anche per iOS). L'app costa solo 0,98 cent, quindi abbordabile. Racconta, o meglio, vi mette tra le mani la vita di una ombra di un piccolo bambino da quel che sembra. Questo bambino deve vedersela con un bell'universo fatto di trappole e ostacoli mortali. Limbo non ci va giù leggero con le animazioni, sebbene sangue e dettagli siano lasciati all'immaginazione dei giocatori; tutto in bianco e nero, presenta un setting che richiama molto quelle atmosfere particolarmente stranianti e surreali che a volte si cerca di ottenere anche nei nostri scritti.
Perché lo consiglio. Prima di tutto, ripeto: è abbordabile. Seconda cosa, giocandoci una oretta si può raggiungere anche una certa profondità di gioco che permette di comprendere la genialità del sistema, una sorta di I teach you how and then I break the rule. La cosa interessante è che spesso nei racconti cerco questo cambio di prospettiva, il colpo di scena che il lettore non aveva previsto.
Cos'è? No, non vi tedierò con la letteratura italiana, benché io sia del ramo umanistico. Inoltre, non sono un fan particolarmente accanito di D'Annunzio, ma devo ammettere che questa sua raccolta di poesie slash esperimento è un evergreen della scrittura oscura e tenebrosa e ha molta influenza su di me quando in un racconto devo calarmi all'interno di ambienti oscuri e tetri.
Perché lo consiglio. D'Annunzio scrisse le parole contenute in quest'opera in un periodo finale della sua vita, durante il recupero da un incidente aereo in cui aveva sofferto una perdita di vista. Scriveva su strisce di carta cercando di incidere le impressioni che aveva del mondo così come poteva percepirlo in quei momenti. Potrebbe servire per costruire un piccolo dizionario di espressioni interessanti ed evocative. Ovviamente, non è tutto da prendere alla lettera: D'Annunzio era un poeta dell'inizio del Novecento e le sue esperessioni possono essere troppo antiquate. È tuttavia altrettanto vero che quest'opera è quasi più un esperimento, che si discosta anche notevolmente da come scriveva D'Annunzio precedentemente.
Cos'è? Wraith: The Oblivion è un gioco di ruolo del cosiddetto Classic World of Darkness. In questo gioco si interpretano dei fantasmi all'interno di una dimensione parallela oscura, che replica luoghi del nostro mondo in una versione adombrata. I personaggi si ritrovano a giocare all'interno della Shadowland, in cui possono girovagare. L'universo di Wraith è fantastico e ammantato di meraviglia, ma vi lascio al video recensione di GdR Addicted per ulteriori dettagli.
Perché lo consiglio. Al di là del fatto che sia un gdr, Wraith è un manuale da leggere. È l'ambientazione ha trasudare tenebra e i personaggi, cosa alquanto interessante, avranno tutti una Shadow (Ombra) che rappresenta il lato più oscuro del loro essere fantasmi e può prendere il controllo delle loro azioni. Cosa alquanto interessante per il 1995 (anno della prima edizione), le Shadow sono controllate... da altri giocatori! Addirittura uno dei nemici principali, l'Oblivion, si serve di Wraith degenerati chiamati Spettri. Insomma, il mondo di Wraith è davvero una pietra miliare della nostra ricerca base per un racconto.
Cos'è? È un gioco di ruolo, prima di tutto. Molto non ne avranno sentito parlare, perché appartiene alla casa editrice Palladium, forse ben più famosa per giochi come Rifts e (udite bene, si, è corretto) Teenage Mutant Ninja Turtles & Other Strangeness RPG, il prodotto che la fece conoscere al pubblico in america facendole raggiungere alte vendite. Nightbane, guarda caso, esce proprio nel 1995 con il sistema denominato Megaversal System, con meccaniche e dinamiche molto ispirate all'originale D&D e all'AD&D.
Perché lo consiglio. Perché l'ambientazione si può riassumere così: "Il 6 marzo 2000, alle 06:02, l'intero pianeta fu avvolta in un buio innaturale. L'oscurità bloccò il sole, e né le stelle, né la luna, erano visibili. Molti credevano che fosse la fine del mondo. I governi si diedero colpa l'un l'altro, pensando che fosse l'effetto di qualche arma segreta. Rivolte, stupri, percosse e omicidi erano all'ordine del giorno. I centralini di ospedali e stazioni di polizia furono inondati da chiamate che denunciavano mostri vaganti, in strada come in cielo. Numerose persone semplicemente scomparvero.
Fu in questa oscurità che migliaia di persone scoprirono di essere diventati mostri disumani. Molti di loro furono uccisi prima di capire quello che era loro accaduto. Alcuni furono uccisi dalle folle di umani terrorizzati, altri si suicidarono. Quelli che sono sopravvissero impararono che potevano tornare nelle loro forme umane. Questi esseri mutaforma furono chiamati Nightbane, perché era di notte che diventano mostri". Magico.
Cos'è? È un setting di romanzi, nato come setting per campagne di GURPS, generato dai romanzi di Ian C. Esslemont e Steven Erikson. Quest'ultimo è conosciuto per la Saga della Caduta di Malazan, che ha tenuto i fan svegli e reattivi per diversi anni: un totale di 10 volumoni, in Italia a volte divisi in due o più parti. Se vi viene in mente un certo Martin, certo: molti contrappongono i due autori, ma non siamo qui per quello. Il 31 Luglio 2012 è uscito il primo volume della nuova saga di Erikson, prequel della Saga suddetta, intitolato Forge of Darkness. Interessati?
Perché lo segnalo. Per via di un dettaglio dell'amplissima ed enorme trama della Saga: la dimensione dell'ombra che spesso i personaggi di Erikson visitano. Lo Shadow è per questa saga sia una dimensione fatta di cenere, in cui vagano creature demoniache e Mastini dell'Ombra, sia un canale attraverso cui un mago può effettivamente incanalare (scusate il gioco di parole) il proprio potere. Senza eseguire ulteriori spoiler sulla trama, posso solamente dirvi che basta leggere uno dei libri per sentir parlare di ombra, luce e oscurità, tre tematiche affrontate dai romanzi e ben delineate dall'autore in modo maturo e non nel semplice light vs. darkness.
Per ora è tutto! Spero di avervi stimolato la fantasia e di aver creato qualche idea per un racconto valido per il concorso di Isola Illyon. Se volete potete commentare qui sotto al post eventuali ulteriori consigli per altri aspiranti vincitori di Tenebrae o anche aggiunte alle cinque fonti succitate.
A presto – e buona scrittura!