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Mi sono avvicinato a Legacy Life Among the Ruins un paio di anni fa mentre cercavo giochi incentrati sul worldbuilding, e l'ho immediatamente adorato. Penso che sia di una buona misura il mio PbtA preferito e, se mai avessi dovuto decidere di scriverne una recensione di mio pugno, probabilmente il mio fanboy interiore sarebbe esploso con tutta la sua forza. Per questo motivo ho preferito intervistarne direttamente l'autore: dal momento che è in corso un Kickstarter per la seconda edizione del gioco, mai momento è stato così opportuno.

Disclamer: non dovete conoscere la prima edizione del gioco per capire le domande dell'intervista. Né tanto meno conoscere il mondo dei Powered by the Apocalypse, dal momento che James ha anche gentilmente provato a spiegarci cosa sono. 

Legacy life among the Ruins Author Portrait

StorieDiRuolo: «Ciao James! Benvenuto su "Storie di Ruolo". Potresti presentarti ai nostri lettori?»

James Iles: «Ciao! Sono James Iles, direttore della UFO Press. È quasi un decennio che progetto GDR, e ho spaziato dai larp freeform ai GDR carta-e-penna tradizionali».

SdT: «Dunque, andiamo al punto dell'intervista: il tuo gioco Legacy, la cui 2a edizione è in crowdfunding su Kickstarter. Dove hai preso l'idea alla base di Legacy?»

J.I. : «Da un altro gioco che qualcuno aveva messo su Kickstarter attorno al 2012, ci si giocavano storie dall'età della pietra all'età moderna... con un sistema a base d20. Mi è parso che un concetto simile meritasse un approccio più narrativo. Ergo, mi sono messo a pensare a un sistema che potesse coprire lunghi lassi di tempo, e alla fine ho deciso che non volevo far seguire la storia reale, ma permettere ai gruppi di portare la partita dove volevano loro. Ecco perché Legacy si svolge dopo un'apocalisse: ciò dà al gruppo una tabula rasa su cui costruire».

SdT: «Quando hai creato Legacy life among the Ruins, a quale necessità volevi rispondere?»

J.I. : «Non sono certo di aver risposto a una necessità: volevo mettermi alla prova come game designer, volevo creare un gioco che conciliasse una grande visione storica con vicende intime e personali, e venivo da una serie di giochi su strani mondi post-apocalittici con sistemi scricchiolanti. Tutto ciò, assieme, ha portato a Legacy».

SdT: «Legacy è un PbtA, un sistema che i nostri lettori, purtroppo, forse non conoscono.  Come spiegheresti il tuo gioco a qualcuno che non conosce Apocalypse World e i PbtA?»

J.I. : «Se si deve indicare il pezzo forte dei giochi PbtA, persone diverse indicano sempre cose diverse, ma io direi che è questo: altri GDR cercano di emulare la narrativa di genere meccanicamente. Ti danno statistiche appropriate al genere e impostano il meccanismo di risoluzione così che le azioni appropriate al genere abbiano più possibilità di riuscire. Il sistema PbtA, invece, ragiona sulla conversazione al tavolo: cerca di circoscrivere ciò che si può dire del mondo e dei personaggi, o fornisce idee su cosa aggiungere in modo che la storia assuma un tono particolare. I suoi elementi meccanici, le mosse, producono colli di bottiglia nella conversazione: si attivano quando nella storia vengono eseguite azioni specifiche, e focalizzano l'attenzione su un una serie ristretta di azioni importati e di esiti che possono scaturirne».

SdT: «Perché un PbtA? Il sistema precede l'ambientazione o viceversa?»

J.I. : «Il gioco, in origine, è stato scritto nel settembre 2013 per un concorso di progettazione di PbtA, in cui è arrivato secondo. In quel periodo avevo giocato soprattutto PbtA, e mi sembrava che l'idea del gioco si adattasse bene! Il premio di quel concorso mi permise di comprare le prime illustrazioni e iniziare un playtest più ampio».

Exploration and Rebuild Legacy life among the Ruins World

SdT: «Secondo me la caratteristica più nota di Legacy è la componente di world-building - o, per meglio dire, di world-re-building. Cosa ti ha ispirato questa parte del gioco?»

J.I. : «L'ispirazione principale è stata questa: abbiamo infiniti GDR  in cui si gioca la vita quotidiana durante o subito dopo un'apocalisse, spaziando da Twilight 2000 ad Apocalypse World stesso. Legacy parla di cosa succede dopo: sulle rovine del vecchio mondo si è formata una nuova società, ma cosa recupera dal passato? Che cose nuove vengono inventate? Che pericoli e che sfide minacciano la ricostruzione? »

SdT: «Ho sentito nel podcast The Gauntlet che hai in programma alcuni color-hack del gioco. A quali generi e ambientazioni si può adattare Legacy?»

J.I. : «A quelli che prevedono sia fazioni di larga scala sia singoli personaggi importanti. Inoltre, devono esserci ellissi temporali lunghe (in rapporto al contesto della storia), un cast di personaggi principali che ruotano, e un'attenzione per la geografia e la Storia con la maiuscola. Ciò detto, c'è un sacco di margine per cambiare le premesse dell'ambientazione e lavorare di conseguenza: se i vostri lettori fossero interessati a scrivere materiale per Legacy, i dettagli sono su questo blog».

SdT: «La prima edizione è ancora in commercio e il negozio italiano Stratagemma ne ha qualche copia cartacea. Cosa cambia fra le due edizioni?»

Legacy Life Among The Ruins 2nd Ed, Hunter playbookJ.I. : «Un sacco di modifiche sottili: ogni libretto ha ricevuto qualche correzione, chi più chi meno. La modifica più grande ed evidente è l'aggiunta a tutte le famiglie della statistica Sleight (Stratagemma), che gestisce i sotterfugi e lo spionaggio; inoltre le meccaniche di Ruolo danno a ogni personaggio una relazione chiara con il resto della sua famiglia. Infine, abbiamo un Sistema di Personaggi Veloci che permette a ogni giocatore di partecipare alle scene in cui il suo protagonista non è presente, creando al volo e recitando personaggi secondari usa-e-getta».

SdT: «Ultimo ma non ultimo! A chi consiglieresti il tuo gioco? Si può prestare come GDR da tavolo introduttivo?»

J.I. : «Probabilmente il gioco è più accessibile a chi ha già giocato altri PbtA. Potrebbe comunque essere un GDR con cui iniziare: è possibilissimo che un completo novellino ci si trovi meglio di chi, ad esempio, ha già giocato a Pathfinder o simili, dato che il PbtA ha dei presupposti diversi sul funzionamento del gioco. In ogni caso, raccomando a chi non ha mai giocato un PbtA di leggere prima la Dungeon World Guide: è gratis e i suoi consigli su come gestire i PbtA sono azzeccatissimi anche per Legacy life among the Ruins».

 

 

 

Background Artwork di 3D-Fantasy-Art

Con questo post continuiamo la rubrica di quattro appuntamenti in cui raggrupperemo un insieme di gruppi facebook che rappresentano, in un modo o nell'altro, una community. Abbiamo visto le community ufficiali di gdr italiani, oggi continuiamo con community ufficiose di gdr, vale a dire gruppi di facebook su specifici giochi di ruolo aperti da fan - potrei quasi dire "aperti dal sottoscritto", poiché 3 di essi lo sono! Ricordo che potete visitare i gruppi cliccando sul nome dello stesso.

Dedicherò un terzo post ai gruppi dedicati ai gdr in generale e un quarto a progetti personali, associazioni con ambientazioni personalizzate, varie ed eventuali.

Disclaimer 1: perché non sono nel post?

Ricordo a tutti quanti che questa lista non è esaustiva, né dev'essere presa come una scelta del blogger nei confronti di chi è incluso o escluso: semplicemente sonostati aggiunti solo gruppi di cui era a conoscenza e che rientravano nella definizione di community ufficiose dei gdr.

Conosci un gruppo Facebook italiano ufficioso dedicato ad un gdr e non è in lista?

Contattaci! Invia una email a spiritogiovane@gmail.com, oggetto: gruppo gdr UFFICIOSO aggiuntivo. Ricordati di specificarci: nome del gruppo, descrizione del gruppo, link alla pagina Facebook ufficiale del gdr e della pagina web ufficiale del gdr.

Disclaimer 2: perché solo Facebook?

[spoiler title='' style='default' collapse_link='true']Bando alle ciance: perché è il social network più usato per il momento. In futuro può essere che ci occuperemo anche di gruppi dedicati aperti su altri social, ma per ora il modo più comune e diretto per parlarsi tra sconosciuti di un determinato o meno determinato gdr rimane Facebook.[/spoiler]

7th Sea GDR Italia

Giovanissimo gruppo dedicato a 7th Sea sia 1° che 2° edizione creato da me medesimo in collaborazione con Michele Zanni! Attualmente il gruppo è un po' morto, ma siamo solo agli inizi: il Kickstarter è finito da poco e per ora abbiamo "solo" il documento di presentazione con regole base ed avventuretta.

Descrizione del Gruppo: Gruppo dedicato ai giocatori e ai fan italiani di 7th sea, prima e seconda edizione.

Links ulteriori:

D&D 3 Edizione Italia

Dagli stessi creatori di D&D 5 Edizione (Next) Italia, il gruppo adatto ai giocatori della 3a edizione di D&D!

Descrizione del Gruppo: gruppo Facebook in Italia per gli appassionati di D&D 3a, 3.5 e d20 System in generale.

per richieste private agli admin scrivete all'account:
Quinto Dragoni.

Regole di Buona Condotta:
a) il topic è Dungeons & Dragons 3a edizione, 3.5 e d20 System, non tutto lo scibile di D&D
b) evitate di insultarvi, potrebbe condurre rapidamente all'espulsione di chi ha dato inizio alle danze
c) ci sono gruppi più adeguati per la compravendita di materiale, soprattutto se di altre edizioni
d) niente pirateria
e) evitate di entrare con account fake, generalmente non li accettiamo. quelli che già ci sono, sono monitorati attentamente.

Links ulteriori:

D&D 4 (& 13th Age) Italia

Dagli stessi creatori di D&D 5 Edizione (Next) Italia, il gruppo adatto ai giocatori della 4a incarnazione di D&D e anche di 13th Age!

Descrizione del Gruppo: gruppo Facebook in Italia per gli appassionati di D&D 4 e 13th Age in generale.

per richieste private agli admin scrivete all'account:
Quinto Dragoni.

Regole di Buona Condotta:
a) il topic è Dungeons & Dragons 4a edizione e 13th Age, non tutto lo scibile di D&D
b) evitate di insultarvi, potrebbe condurre rapidamente all'espulsione di chi ha dato inizio alle danze
c) ci sono gruppi più adeguati per la compravendita di materiale, soprattutto se di altre edizioni
d) niente pirateria
e) evitate di entrare con account fake, generalmente non li accettiamo. quelli che già ci sono, sono monitorati attentamente.

Links ulteriori:

D&D 5 Edizione (next) Italia

Bazzico in questo gruppo fin dalla sua creazione e devo dire che ne ho scoperte di cose! Ci sono parecchi utenti attivi, molte traduzioni dell'SRD americana e di contenuti extra. Inoltre niente passa inosservato: in pochi secondi news e contenuti appena pubblicati raggiungono il gruppo. Consigliatissimo!

Descrizione del Gruppo: Il primo gruppo Facebook in Italia per gli appassionati di D&D Quinta Edizione (ex D&DNext), per richieste private agli admin scrivete all'account: Quinto Dragoni.

Regole di Buona Condotta:
a) il topic è Dungeons & Dragons 5a edizione e derivati, non tutto lo scibile di D&D
b) evitate di insultarvi o scrivere post che potrebbero offendere la sensibilità altrui (magari usando il turpiloquio, bestemmie, ecc.), potrebbe condurre rapidamente all'espulsione di chi ha dato inizio alle danze e chi le ha eseguite. Il trolling non è gradito, forse giusto per ridere. Insulti velati o sfottimenti generici figurano comunque come insulti.
c) ci sono gruppi più adeguati per la compravendita di materiale, soprattutto se di vecchie edizioni
d) niente pirateria e spam. i link di news ad altri siti sono graditi, i link a conversazioni su altri forum, no.
e) evitate di entrare con account fake, generalmente non li accettiamo. quelli che già ci sono, sono monitorati attentamente.
f) per necessità di moderazione siete invitati a non bloccare gli account degli admin.

Links ulteriori:

Kult GdR fans Italia

Kult GdR fans Italia è una pagina dedicata sia alla vecchia che alla nuova incarnazione di Kult, gdr scandinavo molto discusso per la sua ambientazione estrema! Attualmente abbiamo due nuovi admin associati, Luca e Aniello, che si sono aggiunti grazie anche alla segnalazione partita da questo blog a febbraio. Quasi tutto il materiale presente nel gruppo dedicato alla vecchia edizione di Kult è purtroppo ora irreperibile, perché i lavori sulla nuova edizione hanno in qualche modo centralizzato siti e contenuti.

Descrizione del Gruppo: Questo gruppo vuole essere uno spazio per:
- dialogare con altri giocatori e GM di Kult italiani!
- Parlare di Kult, del suo sistema di gioco, della sua ambientazione.
- Proporre varianti, idee, setting di Kult.
- Parlare di Gioco di Ruolo, purché sia inerente a Kult.

Questo gruppo NON è un posto per:
- attaccar briga, flammare, spammare (tranne link inerenti ai giochi di ruolo).
- Continuare a chiedere "come mai giocate a Kult?".
- Continuare a dire "non capisco perché giochiate a Kult visto che ____" o qualsiasi ulteriore variante.
- Compravendita di oggetti: usate i gruppi di mercatini vari.

Consiglio ulteriore: se siete persone che vogliono condividere link su eventi o altri giochi di ruolo, per favore cercate di farci capire come mai sarebbe interessante il link per giocatori e appassionati di Kult e mantenere vagamente "in topic" un poco la conversazione se vedete che si anima. Non vorrei dover fare l'amministratore-burlone che cassa le cose (assolutamente non è la finalità di questo gruppo).

BUONA PERMANENZA A TUTTI!!!

Links ulteriori:

Numenéra - The Strange "L'Anomalia" - Comunità Italiana

Anche questo gruppo scoperto di recente e di cui non faccio parte, ma l'aggiungo: è attivo, ben strutturato e ha una buona utenza (450+).

Descrizione del Gruppo: [...] Iadace pellegrini!
Un gruppo per appassionati, curiosi o potenziali nuovi fan della nuova, geniale, creazione science-fantasy di Monte Cook; per scambiare idee direttamente o indirettamente connesse a Numenera, che possano essere di ispirazione per il gioco magari, e anche semplicemente per incontrarsi e conoscersi. Una raccomandazione, attenzione agli spoiler: come autori di post, abbiate cura ad avvisare chiaramente, come lettori...occhio! Buon divertimento! [...]

Links ulteriori:

Pathfinder GdR Italia

Ho scoperto questo gruppo solo pochi giorni fa, per ora non ho notizie sull'eventuale presenza di editori italiani all'interno, quindi lo inserisco tra le community ufficiose. Il gruppo sembra bello corposo, 1200+ utenti, e anche visitato e aggiornato!

Descrizione del Gruppo: Benvenuti su Pathfinder GdR Italia. Lo scopo di questo gruppo è discutere di tematiche legate al gioco di ruolo in generale, e in particolare a PATHFINDER, il gioco di ruolo edito dalla Paizo ed erede spirituale della terza edizione di Dungeons & Dragons. [...].

Nella sezione files del gruppo potrete trovare numerose risorse che potranno aiutarvi a preparare le vostre sessioni, fare riferimento alle regole, o semplicemente a passare un po' di tempo.
Per qualunque delucidazione e/o consiglio su come migliorare il gruppo contattateci pure, siamo a vostra completa disposizione.

Buona permanenza (si, proprio quell'incantesimo lì) 😀
Gli admin Enrico Fantini Valerio Marletta Mirto Musci

Links ulteriori:

Powered by the Apocalypse - Italia

Altro gruppo creato dal sottoscritto, come vedete questo post è molto egocentrico!  :mrgreen: Powered by the Apocalypse - Italia è un gruppo dedicato a tutti i prodotti che sfruttano il sistema di Apocalypse World (quest'anno c'è stato il kickstarter della seconda edizione) e sono tantissimi, anche italiani! Trovate inoltre un mucchio di contenuti, perché i giocatori di PbtA italiani sono molto prolifici: hack, report di sessioni, domande, recensioni... Anche qui due nuovi admin mi aiutano, Daniele Di Rubbo e Francesco!

Descrizione del Gruppo: "Powered by the Apocalypse - Italia" è un gruppo creato per contenere news, informazioni, playaid, hack e modifiche per tutti i giochi basati sul sistema omonimo. Il sistema "Powered by the Apocalypse" è stato creato da Vincent D. Baker per il suo gioco di ruolo "Apocalypse World" ed è la base su cui poggiano le successive "hack": Cuore di Mostro e Dungeon World ne sono due esempi.
Buona permanenza a tutti!
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Links ulteriori:

 

L'immagine di copertina è di Jake Murray

Benritrovati sulle pagine di Storie di Ruolo! Oggi un altro post "d'intermezzo" per richiamare l'interesse dei miei lettori su due progetti che richiedono, ora più che mai, l'aiuto di persone che siano fan di due giochi di ruolo di cui anche io sono: Kult Apocalypse World, soprattutto l'intero mondo dei Powered by the Apocalypse.

Negli scorsi mesi ho creato due gruppi dedicati a questi giochi di ruolo. Il primo si chiama Kult GdR fans Italia, il secondo invece ha per titolo Powered by the Apocalypse - Italia. Recentemente i miei impegni si sono moltiplicati così tanto da diventare un mero admin-lurker che lavora nell'oscurità, senza aver tempo per poter interagire attivamente con i gruppi. Per interagire attivamente intendo postare settimanalmente qualcosa, anche minimamente collegato con l'argomento.

Per questo motivo apro ufficialmente due posizioni per ambo i gruppi come co-admin, in realtà da intendere come collaboratori allo stesso livello e non sottoposti. Voglio essere chiaro su questo punto: le quattro persone, due per Kult e due per PbtA, che si faranno avanti saranno veri e propri Admin dei gruppi come me. Tuttavia essendo in tre a controllare i post e a interessarsi dei giochi, molto probabilmente i gruppi si ri-attiveranno con discussioni e post interessanti.

I prerequisiti sono semplici: essere fan (gasatissimi) del gioco e aver tempo di fare un salto nel gruppo una volta a settimana. Altri prerequisiti non ci sono. Tenete conto che nei prossimi mesi il gruppi di Kult vedrà parecchia attività grazie al Kickstarter della nuova versione che inizierà il 25 febbraio, quindi almeno in quell'ambito servirà un minimo di attenzione (dal 25 febbraio, inoltre, dovrei ritornare parzialmente attivo sui social così da fornire anche io una mano).

Chiunque sia interessato si iscriva al gruppo di cui vuole diventare Admin, se ancora non l'ha fatto, e mi invii un messaggio di posta elettronica (spiritogiovane@gmail.com) oppure mi scrivi in privato su Facebook (Daniele Fusetto). Ogni candidatura verrà considerata e se le candidature dovessero essere maggiori dei posti disponibili, potremmo anche avere delle figure aggiuntive (se ne parlerà a seconda delle evenienze).

Grazie per l'attenzione e a presto!

Sommario

Incursione nell'argomento

Ho iniziato questa nuova sezione del mio blog per due motivi: perché non avevo ancora un sito ufficiale e l'indirizzo "www.ilflussocatalizzatore.it" era una semplice pagina vuota; perché volevo annotarci, come una sorta di diario, ogni mia incursione nel mondo dei giochi di ruolo. Incursione è da intendere come esperienza sul campo.
Ho appena iniziato una stagione di folti impegni nel campo del gioco di ruolo e del game design in generale e ho già fin troppi progetti in cantiere, a cui se ne aggiungono altri giorno dopo giorno. Ma l'intento di tutto questo andirivieni da fiere e associazioni è in realtà maschera e stipendio di una unica cosa: la passione per il gioco di ruolo. Una passione che nasce da qualche timida esperienza in anni remoti e che è esplosa oggi giorno. Passione significa però apertura in questo caso: a nuovi giochi, a nuovi giocatori, a nuovi appuntamenti.
Proprio come quelli che costelleranno il mio St(e)orie di Ruolo d'ora in avanti, anche se saltuariamente.

Auspex

"Ehilà, bellissimò!"

Se prendo in mano un personaggio e voglio evolverlo occorre avere dei PX o punti esperienza che si voglia. Io esortavo chiunque ad esperire più cose nel mio primo post pubblicato su questo spazio e sono intenzionato a continuare a farlo. Per chi non si ricordasse:

La mia impressione è questa: bisogna giocare di più nel senso di più giochi. L’approccio tipico di un giocatore di ruolo sembra essere: “è bello questo?” / “cosa mi dite di quello?” / “perché dovrei giocare questo anziché quell’altro?“. Quando si è di fronte ad un nuovo gdr posso capire queste domande, soprattutto in una fiera dove hai di fronte l’autore ad una fiera con molta gente e non puoi fermarti troppo. Ma se e quando hai una vita out of social [network]s la risposta è semplice. GIOCACI.

Perdere di vista la vera essenza del gioco di ruolo può essere mortale sia per chi il gioco lo fruisce, sia per chi lo crea. Se ci pensate bene, non acquisiti PX, ergo non progredite o migliorate né la vostra esperienza di gioco al tavolo, né le sinergie con altri giocatori; ma nonostante questo vi rimane comunque una pletora di azioni da poter compiere.
Brevemente: un Guerriero di D&D con 1000PX che si crede epico. Nel mondo di gioco basterebbe un draghetto giovincello per sradicare tutto e riportarvi alla realtà, ma nel mondo reale esistono cose come flamesoff-topic che rendono purtroppo le cose confuse.
Una volta Io, Alessandro e Lorenzo salivamo la scala del mio negozio per passare le serate di fronte a Mondo di Tenebra e una sera Lorenzo ha urtato un oggetto, sbattuto il piede contro la porta e fatto un po' di casino. Alessandro si gira e gli fa: "eh cazzo, mettitelo questo punto in Auspex!". La cosa bella è che questa battutaccia funziona bene nell'argomento per via di Auspex e non Percezione. Auspex permette di conoscere le cose più a fondo, di notare le auree. Senza esperienza nel mondo dei giochi di ruolo è impossibile percepire cosa sta dietro alle regole, è impossibile comprendere a pieno le dinamiche che si dovrebbero formare al tavolo e non si dovrebbe parlare.
Dunque, mettiamoci un punto in Auspex – anche più di uno!

Esperire

Spada Magica contro Jabberwocky. Accettiamo scommesse.

Ecco perché ho deciso di ripartire questo settembre, non con sconvolgenti pubblicità di progetti a cui partecipo o date programmate di pubblicazione che poi necessariamente, gioco forza, vanno a seppellirsi sotto quello che è la vita quotidiana e gli imprevisti.
Ho deciso di ripartire dal tavolo di gioco.
Ripartire da lì mi permetteva di fare diverse cose:

Ovviamente c'era un intento ulteriore. Esperire ha solo apparentemente una connessione con il lemma esplorare. Il primo deriva da ex+perior dove la prima significa da e il secondo è derivato dal greco peirao che significa io tento. Il secondo invece è più semplice da fa risalire: sempre ex in senso di daplorare, che significa piovere ma in generale può anche essere ricondotto a scorrere, correre, andare. Due nomi così dissimili nel loro etimo, ma così vicini in questo argomento e nelle loro lettere.
Per quelli come me che vogliono tornare a scoprire le meraviglie del giocare di ruolo è ora di rendere le due cose uniche: per noi esperire è esplorareVedere nuovi territori significa apprendere su pelle le regole e le dinamiche di un gioco. Incontrare nuovi giocatori vuol dire entrare nelle loro case o nelle loro associazioni. Capire se i giocatori che incontri possano rientrare in un modello teorico ti porta al tavolo di gioco. Come vedete, ogni cosa che ho detto può essere rapportata ad uno spazio ignoto che può far paura, può essere circondato da pregiudizi (il classico "non ci gioco, mi fa cagare, ma non c'ho mai giocato"), ma non deve essere così per noi.
Come non deve esistere nel nostro vocabolario la locuzione non esiste.

Verso nuovi orizzonti

 

Giacomo un mese fa mi ha chiesto: ma è ancora possibile innovare il mondo dei giochi di ruolo? A lui ho dato una risposta secca, decisa e forse fin troppo di parte. Qui non mi sento di darla, ma chiedo a tutti voi di cercarla proprio al tavolo proprio come ho fatto io in questi mesi. Al di là del fatto che esiste o meno innovare il gioco di ruolo, non possiamo prescindere dal tentare nuove esplorazioni più ardite delle precedenti. Non sto parlando di praticare l'house ruling o giocare nuove ambientazioni in questo caso, ma di pensare a posteriori alle vostre giocate e fare una breve checklist di ciò che avete visto nelle settimane precedenti. La mia è la seguente.

Scoperte del primo bimestre di esperimenti.

Sul Threefold Model

Per chi non sapesse nulla sul TM.

Chiamato anche GDS Model per via delle tre componenti che teorizza, ovvero Game, DramaSimulation. Fin dal 1997 si è fatto strada per l'etere, delineato nelle linee centrali da Mary Kuhner e poi esplorato ed espanso da John H. Kim. Il TM afferma che ogni singola decisione del Game Master (GM) circa la risoluzione di eventi in-game può essere fatta al fine di perseguire gli obiettivi di Drama, di Simulazione o di Gioco. Per estensione, una serie di decisioni può essere descritta come tendente ad uno o due dei tre obiettivi, in misura maggiore o minore. Questo può essere visualizzato come un triangolo equilatero, con un obiettivo ad ogni vertice ed i punti tra di loro che rappresentano diverse ponderazioni dei differenti obiettivi. Di conseguenza, un giocatore o GM può caratterizzare il suo stile di gioco preferito come un punto su questo triangolo, o (dato che nessuna reale precisione è implicita) in definizioni come "soprattutto gamer" o "drammaturgo, con un po' di simuationist " oppure "esattamente al centro". [...]
I seguaci della TM a volte affermano di aver sedato il dibattito su "quale stile di gioco è migliore nei giochi di ruolo" facendo notare che diverse persone vogliono cose diverse dai giochi, e che alcuni stili sono più adatti a determinati obiettivi. Tuttavia, la stessa teoria è stata oggetto di una grande quantità di critiche.
Alcuni la criticano semplicemente per aver cercato di stabilire una qualche sorta di pensiero teorico sul gioco di ruolo, altri mal interpretano la teoria come il tentativo di categorizzazione di giocatori. Altri ancora negano l'idea che si debba "scambiare" un obbiettivo contro un altro e sostengono che un GM esperto sia in grado di soddisfare tutti e tre gli obiettivi senza compromettere alcunché.
Alcuni contestano l'adeguatezza o il significato degli obiettivi della Simulazione, Dramma e Gioco; in particolare, alcuni non vedono di buon occhio i simulazionisti perché credono che, avendo definito loro il modello, l'abbiano fatto per i propri gusti, lasciando gli obiettivi di Dramma e di Gioco mal definiti.
Ancora ulteriori critici credono che il TM dovrebbe essere esteso ad un quarto vertice/obiettivo, di solito socializzare (cioè, il divertimento di giocare con i tuoi amici, assicurandosi che tutti siano felici). Ciò acconsentirebbe la possibilità di riportare le preferenze all'interno dello schema, che sarebbe un tetraedro, piuttosto che un triangolo. Tuttavia, c'è stato poco consenso su questo tema.
Altri ancora criticano il modello per non avere alcuna utilità, affermando che non fa previsioni utili e offre un aiuto ridotto al miglioramento del proprio gioco. Infine, molti ritengono che l'impegno speso a discutere i meriti del TM potrebbe essere speso meglio discutere aspetti più produttivi del gioco di ruolo. [Da Wikipedia, traduzione e adattamento del sottoscritto]

Primo orizzonte

Non metterò delle conclusioni ai miei post di Esperienza. Non lo voglio fare perché un bimestre non vuol dire nulla, 30 giocatori neanche; perché nemmeno un lustro e 500+ giocatori basterebbero. Oddio, la Wizard è riuscita a sfornare un bel prodotto con D&D5 che è passato nella versione NEXT su un grosso numero di tavoli di beta. Bisognerebbe chieder loro quanta gente sono riusciti a raggiungere... ma quello sarebbe solo l'inizio, io credo. L'inizio di qualcosa che potrebbe portare oltre e su percorsi diversi da D&D.
Ergo, il primo orizzonte di queste esperienze è: meno opinioni proprie e più feedback altrui.

Quando inizi un thread su FB le cose potrebbero degenerare rapidamente...

Esiste in Italia un sottobosco fittissimo di creatori di giochi di ruolo. Da "aspirante autore" di giochi di ruolo, così come mi ha appellato Luca, navigo sui social perché è necessario osservare bene il panorama dei giocatori che incontrerai poi in fiera.

Così ho scoperto quel sottobosco: girando a caso su internet. Creatori di Sogni è un sito internet, forum e gruppo di Facebook che raccoglie moltissimi sviluppatori di gdr. Esiste Radio Serpe, programma che trasmette grazie a Speaker rubriche sul gioco di ruolo presentate da due appassionati di settore. C'è anche GDRAddicted che fa lo stesso su youtube, così come La Porta sull'Oltre  lo fa tramite blog. Fin qui tutto bello: gente onesta, gentile e disponibile. Esistono però anche numerosi gruppi di Facebook e io ne seguo diversi: Io gioco di ruolo!!!Magister LudiFantastika!Player dei GdRGiochi di Ruolo Italia...

Perché non esploriamo nuovi giochi?

La maggior parte delle volte su questi gruppi social si esegue una sola cosa: ci si protegge.
È strano, questa azione di gioco dovrebbe essere tipica dei creatori di giochi: io difendo il mio gioco perché viene attaccato brutalmente, criticato giustamente (e non voglio ammettere che...) o semplicemente additato come "schifo". Però a difendersi la maggioranza delle volte sono i giocatori, spesso quelli esperti. Si difendono da cosa? Dalla possibilità di esplorare cose nuove.

Lo fanno introducendo in semplici discorsi alcune divagazioni (Potere: Off Topic) che mirano a spostare il dialogo dalla materia di gioco alle persone di gioco. L'oggetto delle frasi si modifica e dimostra una costante di tipo attivo-passivo: questo gioco ha... + contenuti diventa questo gioco è + dettagli sociali. Per dettagli sociali intendo tutte quelle persone collegabili alla discussione, da "l'autore del gioco" è fino a "tu sei quello che...".

La mia impressione è questa: bisogna giocare di più nel senso di più giochi. L'approccio tipico di un giocatore di ruolo sembra essere: "è bello questo?" / "cosa mi dite di quello?" / "perché dovrei giocare questo anziché quell'altro?". Quando si è di fronte ad un nuovo gdr posso capire queste domande, soprattutto in una fiera dove hai di fronte l'autore ad una fiera con molta gente e non puoi fermarti troppo. Ma se e quando hai una vita out of socials la risposta è semplice. GIOCACI.

Esplorare GDR vecchi e nuovi

Alcuni di noi hanno perso la voglia di giocare, o meglio, di esplorare il mondo dei giochi. Fatelo. Ricominciate. Aprite un manuale (Artefatto Leggendario +9) e leggetelo. Non volete spendere soldi? Entrate in una società ludica (Congrega Segreta +5) (dalle mie parti c'è Aerel e la Gilda dei Vagabondi) e fatevelo prestare. Avete un amico che possiede il manuale? Hangout con lui. Toccate con mano il prodotto e giudicatelo pure: lì c'è il senso di tutto. Da autore di gdr, io vorrei che i miei giocatori giocassero non dibattessero.

ESPLORAZIONE 1: Bloody Roar giocato con Musha Shugyo.

Purtroppo per noi, la volontà di esplorare nuovi orizzonti è calata. Mi viene sempre in mente la scena di The Truman Show a questo punto, quando la maestra delle elementari cerca di ridurre l'entusiasmo di Truman dicendogli che "ormai tutto è stato esplorato". Non è vero, ragazzi! Immagina, Apocalypse World, Musha Shugyo, The Way: questi sono solo alcuni dei giochi che ho toccato con mano, provato e giocato (/testato) dimostrano che c'è ancora uno spazio là fuori che deve essere esplorato nel mondo dei giochi di ruolo. E noi abbiamo la fortuna di avere il miglior sottobosco possibile d'autori! C'è gente che crea giochi dagli anni Ottanta e Novanta (su Creatori di Sogni trovate i giochi italiani editi per decenni), c'è gente che tutt'ora tira fuori 2-3 giochi l'anno e che è disposta a collaborare. Ovviamente per esplorare nuovi orizzonti è necessario un talento/pregio: una certa apertura mentale. O una assenza di pregiudizi, se volete.

ESPLORAZIONE 2: una storia senza PG umani in Buio d'Etherna.

Tutte queste cose non funzionano con i giocatori in erba. Sono suggerimenti che hanno una finalità: cercare di portare chi si difende sulla rocca delle vecchie abitudini & impossibili aperture al nuovo a scendere ed esplorare la nuova vallata piena di progetti nuovi e originali. Ergo, una persona alle prime armi che viene a chiedermi "cos'è il tuo gdr" normalmente adduce domande quali: "è un'espansione di quel gioco?" / "è simile a quest'altro gioco" / "funziona insieme a quello?" / "perché non usate quest'altro sistema?" (e a questo punto siamo di fronte già ad un giocatore più navigato). Queste persone vivono sul paragone perché non hanno ancora l'esperienza o la competenza per comprendere né le dinamiche, né le meccaniche di un sistema (che per loro è limitato a 2-3-4-5 esperienze diverse di gioco ,con campagne magari brevissime). Va bene, è ok paragonare il gioco se serve a far capire a qualcuno a cosa siamo di fronte.

Chi però ha dalla sua anni d'esperienza (EXP 20+), potrebbe quanto meno fare lo sforzo di proporre a chi inizia un paragone un semplice "giochiamo" o "hai fatto una prova"? Sento tantissime volte parlare del fatto che un gioco di ruolo, alla fine, è solo un gioco. «Non litighiamoci sopra: è solo un gioco». Ma per un autore è un gioco serio, forse; sono ore di scrittura, di editing, di sudore ripagato solo con una cosa: il gioco. Dunque, se è davvero tutto solo un gioco, perché non giocarci? Perché non fare una prova e poi vedere se la propria prima impressione è confermata o confutata?

Perché giocare prima e commentare poi è importante

Semplicemente: potete chiedere di un gioco al suo autore o ad altri quanto volete. Ma fin quando non ci giocate, non potete avere la certezza che quel gioco non faccia per voi. Anche perché i recenti sviluppi in ambito mainstream (così mettiamo anche questo in discussione) danno modo di vedere due cose: prima di tutto non è più tempo per sistemi universali in cui non c'è una ambientazione. La gente vuole percepire quello che si sente come se si fosse lì in quel mondo; ergo, ogni volta che si gioca si cerca sempre di più di ancorare il sistema ad un setting. E questo è cosa (legale) buona.

ESPLORAZIONE 3: Il Dottore va a trovare Cthulhu nella versione d100.

In secondo luogo, esiste un gioco perfetto per ogni setting. Ne sono sicurissimo. Alcuni sistemi non funzionano con una determinata ambientazione e devi cercare altro. Sento gente dire che Cthulhu ha un sistema d100 molto buono, mentre il d20 perde atmosfera: non so se è vero, li proverò entrambi. Ho giocato Mondo di Tenebra d20 e ho sentito tutta l'atmosfera dell'originale scivolarmi via dalle mani. Ancora oggi confrontiamo Masquerade e Requiem: sono due cose diverse, hanno in comuno solo una fottuta sillaba qu! Il loro obiettivo, la loro ambientazione, il sistema di dinamiche è completamente differente. Certo, Requiem è della stessa casa di Masquerade e ha aperto al mondo annunciandosi come suo erede– e questo è stato un errore, a mio parere, da parte dell'editore.

Necessariamente, se è vero che +ambientazione equivale a +immedesimazione, allora dovrete concordare che ogni ambientazione dovrà trovare un suo particolare e unico modo per trasmettere immedesimazione in modo tale che le regole di gioco siano in linea con essa. Ecco perché Apocalypse World mi sembra perfetto per un mondo post-apocalittico come quello che descrive: lì le regole sono post-apocalittiche.

Conclusione

ESPLORAZIONE 4: una storia nel mondo di LUKAS fatta con il mio sistema aggiornato, ELEMENTS.

Qui si torna al discorso in apertura: c'è un mucchio da esplorare su internet, ma c'è molto da esplorare, tantissimo, su carta, alle fiere, dagli autori, dai giocatori. Esplorare significa accettare l'esperienza altrui. Ma quando un esploratore faceva rapporto nell'Ottocento, ci si aspettava qualcosa di concreto. Immaginate un Livingstone che torna dal centr'Africa con "figga, m'è piacciuto dibbrutto"? Io no. Io lo immagino pieno di meraviglia, stupore, sapore di nuovo in bocca e di dettagliate esperienze di gioco. Io vi immagino così, giocatori. Vi immagino ancora: voglio esplorare quell'anfratto, voglio andare su quella città volanteperché non posso fare il mezzodrago mezzocelestiale? Io vi immagino, tutti voi, alla ricerca, sì, del sistema perfetto: ma non per voi, del sistema perfetto per ciò che volete vivere. Togliete per qualche secondo i pronomi autoreferenziali dalle vostre esplorazioni e sarete davvero Livingstone, ne sono sicuro. Iniziate a dirvi voglio esplorare un gioco di ruolo che sia fantasy e smettetela un pochettino con il voglio il perfetto gioco fantasy.

D'altro canto se anche non funzionassero i mie conigli  le mie opinioni, che problema vi fate? E' tutto solo un gioco– ergo non ci perdete nulla a provare a seguirle (anzi, +1 al tiro).


Nota: purtroppo esistono alcuni addetti al settore giochi che presuppongono un questo sistema è il migliore di tutti (probabilmente una strategia di mercato). Non ci sarebbe alcun problema se questa idea non fosse espressa con frasi del tipo: ed è per questo che tu non dovresti giocare a quello ma a quest'altro gioco. Sbagliatissimo. Il mercato si sfama perché c'è gente che s'appassiona nel giocare di ruolo, non in un solo gioco: moltiplicare le proprie esperienze, esplorare nuove cose permette anche di fantasticare di più, inventare di più. Anche la collaborazione e la presentazione di più strumenti di gioco, dal manuale cartaceo al pdf online, permette questo. Quindi mi permetto da mezzo-profano (razza avanzata, GS +2) dell'editoria di dirvi: invogliate la gente a comprare giochi di ruolo e supportateli nel vostro quanto meglio potete, ma non spingeteli a comprare il vostro gioco di ruolo perché definitivo (che poi non lo sarà, quindi quella stessa persona non sarà più propensa a credervi). Ne va della vostra esistenza.

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