«Terre Leggendarie: Il Regno Lacerato» è stato uno degli acquisti di Lucca Comics and Games 2017 che ho finito per apprezzare maggiormente. È stato il primo librogioco che abbia giocato nella mia vita "adulta", e mi è piaciuto abbastanza da risvegliare la passione per il genere con grande gioia della mia fame ludica - un po' meno del mio portafoglio, che però è abituato.
La mia conoscenza del genere è limitata e circoscritta al "grande classico" del genere Lupo Solitario condita da qualche reminiscenza dell'infanzia: di seguito mancheranno i dovuti paragoni con altri titoli conosciuti che, se siete appassionati del genere, probabilmente vi aspettate. Spero di compensare questa mancanza offrendovi il mio punto di vista, come giocatore di ruolo ed appassionato di narrativa fantasy.
La mappa di Fabled Lands dalla mano di Erika Visone
La struttura di questa collana è peculiare anche nell'ambito di un librogioco. Si tratta infatti di un progetto da 12 volumi, connessi tra di loro non a livello di trama progressiva, bensì geografico. Ogni volume permette di esplorare le città e i luoghi della singola regione, in perfetto stile sandbox, fino ai suoi confini geografici come mari o catene montuose: solo a quel punto uno dei rimandi del paragrafo vi permetterà di passare ad un altro volume. Vi sembra complicato? Probabilmente lo è, ma Dave Morris e Jaime Thomson lo fanno sembrare anche fin troppo semplice.
Le conseguenze di questa scelta sono molto interessanti, perché generano una storia senza un punto di inizio o di fine predeterminato. A guidarci all'interno dell'intricata ragnatela dei rimandi abbiamo però svariati strumenti. Il primo è la carta geografica all'inizio di ogni volume, che permette di dare un dimensione spaziale alle varie connessioni tra le locazioni: pur non essendo un vero e proprio librogame a mappa - come, ad esempio, l'avventura "Alla ricerca di Angelica" presente sul n°3 di IoGioco - spesso vi troverete a basarvi su quest'ultima per "guardare oltre il prossimo paragrafo" e scegliere dove andare.
Il secondo sono una serie di riferimenti più o meno espliciti all'interno di ogni paragrafo che guideranno il lettore attento non tanto verso il percorso migliore, ma verso gli obiettivi e gli eventi che vuole esplorare: anche all'interno del singolo volume non c'è un percorso più facile o privilegiato, cioé quello che nel gergo dei librigioco viene chiamato true path, ma vige invece la totale libertà di progressione. Forse una delle cose più interessanti di Terre Leggendarie è la quasi totale mancanza di una introduzione: verrete immersi nel mondo de Il Regno Lacerato completamente estranei ed assorbirete le conoscenze che vi permetteranno di giostrarvi al suo interno paragrafo per paragrafo.
L'ultimo è l'utilizzo di Parole Chiave, affianco a i più comuni oggetti, che si possono ottenere nel corso della lettura e che guidano gli sviluppi di trama in base alla direzione che si è scelta. Ho particolarmente apprezzato l'utilizzo di questa tecnica - che leggendo in giro ho scoperto essere abbastanza caratteristica della collana - per una serie di motivi: il primo è che prevengono spoiler colossali, pur lasciando intendere qualcosa della loro funzione; il secondo è che, dal momento che tutte le parole chiave di un volume iniziano sempre con la stessa lettera, permettono di avere la percezione dell'avvicinarsi al "confine" del libro quando cominciano a saltare fuori Parole Chiave di altri volumi.
Se come me incominciate a giocare Fabled Lands (il nome della collana in inglese) dal primo capitolo, potete creare il vostro alterego nel regno di Sokara scegliendo una classe ed ottenendo dei punteggi alle Caratteristiche di conseguenza. Il sistema di risoluzione, Caratteristica + 2d6 contro una prova, si estende anche al combattimento dove sono presenti i classici valori di Combattività, Armatura e Stamina. A permettere maggiore controllo intervengono però oggetti speciali con Bonus, Doni delle varie Divinità che permettono di ritirare certi tiri sfortunati, ed il Patto di Rinascita - un'ottima seconda chance che rimuove dall'equazione la voglia di barare sul combattimento.
La scelta della Classe e della Divinità non sono solo una questione estetica, ma, come quasi tutto in questo librogioco, precludono o aprono certi sviluppi narrativi. E' una soluzione che, alla prova dei fatti, mi è piaciuta particolarmente: giocandolo la seconda volta ho potuto constatare che le deviazioni narrative non sono ne così poche da essere ignorabili, ne così tante da ritenere necessario rigiocare il volume per apprezzarlo veramente.
La serie originale inglese viene pubblicata sotto il titolo di Fabled Lands tra il 1995 e 1996 a opera dei due autori, Dave Morris e Jaime Thomson. Viene interrotta dopo i primi 6 volumi, salvo essere ripresa tramite Kickstarter nel 2016.
In Italia la traduzione e la pubblicazione vengono curate da Edizioni Librarsi - che abbiamo intervistato riguardo le loro pubbicazioni - e per il momento conta solo il primo volume della serie, Il Regno Lacerato. Il secondo volume, Citta d'Oro e di Gloria, è invece previsto in uscita per Lucca Comics and Games 2018. E, credetemi, mi sto già chiedendo da adesso cosa fare: vado avanti con il mio personaggio, Il Viandante Alan, oppure ne faccio uno nuovo? La risposta giusta è, probabilmente, ENTRAMBI 🙂
Alla prossima,
Edoardo