La storia di Onironauti per me inizia qualche mese fa, quando Giuseppe mi chiede consigli su cosa lui e Chiara potessero preparare per i fan di MorganGabe: ricordo di aver risposto qualcosa del tipo: “..se avessi tempo, mi butterei su una ambientazione slegata da particolari sistemi”. Ora, lungi da me volermi mettere su un piedistallo, ma se tutti i consigli alla pene di segugio svogliati che do venissero perseguiti così bene il mondo sarebbe un posto migliore. Fino ad ora il mio impegno su Onironauti è stato leggere il contenuto in anteprima, per cui ho deciso di scrivere due righe sull’ambientazione, per presentarla ed argomentare il mio consiglio. Anche perché, come vedremo più avanti, Onironauti è scaricabile gratuitamente 🙂
Onironauti, la ricetta per l’avventura
Il compito di darvi un’idea dell’ambientazione mi viene estremamente facilitato dal Nutshell all’inizio del documento e che vi riporto integralmente:
Gruppi di persone, note come Onironauti, entrano nei reami del sogno. In una gigantesca megalopoli conosciuta come Traumstadt, gli Onironauti vengono assoldati per compiere azioni di esplorazione e sabotaggio. Nel frattempo il mondo reale giace in uno stato di distruzione e guerra perenne, scosso dalle scorribande dei terribili Réveillé, persone rese completamente folli dalla mancanza di sonno.
Insomma una cosa che, quando la leggi, pensi ad un ottima ricetta per un’avventura.
Cosa andrò a giocare?
Il mondo del gioco si presta effettivamente a vari approcci del gioco. Di seguito mi limiterò ad indicare quali sono secondo me i punti di forza dell’ambientazione, i pilastri che dovrebbero essere sfruttati in ogni partita.
Traumsdat intrecciata nel destino del mondo.
La “città del sogno” è un luogo onirico e misterioso. L’impulso alla sua esplorazione è fortissimo ed è giustificato sia dal sottotesto fittizio – il mondo allo sbando e la speranza che Traumsdat custodisca la soluzione, sia dall’effettivo contesto storico dell’epoca – il pensiero dei primi del ‘900, incarnato dalle varie Avanguardie Artistiche.
Onironauti, avventurieri a metà
I gruppi di Onironauti sono veri e propri pionieri che si spingono verso l’ignoto e che affrontano cose molto al di la della loro comprensione: sono un po’ Indiana Jones, un po’ La lega degli Straordinari Gentlement. D’altra parte le missioni all’interno di Traumsdat hanno una durata limitata, e quindi i personaggi si troveranno sempre di più ad avere a che fare con problemi legati all’Europa allo sfascio.
Grandi Personalità, in entrambi i mondi.
L’ucronia dell’ambientazione risparmia i nomi più famosi del periodo, ridistribuendone i ruoli senza cambiarne la loro personalità o inclinazione di massima. Nell’Europa di Onironauti troviamo personaggi come Giovanni Giolitti, Filippo Marinetti e Sigmund Freud. Ma anche a Traumsdat le personalità non mancano, sottoforma di ombre più o meno nitide della loro coscienza: triviamo Marie Curie, Lenin, il Barone Rosso e Gabriele d’Annunzio, tutti con un ruolo centrale. La scelta di conservare quante più personalità possibili è ottima, perché permette di sfruttare il miglior character design esistente – cioé la Storia.
Che regolamenti posso utilizzare per Onironauti
Qualsiasi regolamento che parli di avventura verso lo sconosciuto è ottimo. Qui ve ne consiglio tre, con qualche commento di contorno, che hanno il pregio di essere scaricabili in versione gratuita come l’ambientazione. Aspettatevi, ovviamente, qualche lavoro di adattamento necessario.
Blades in The Dark
Probabilmente il consiglio più adatto, dal momento che Giuseppe e Chiara hanno scritto Onironauti con in testa il suo regolamento. Blades ha proprio tutto, dalla gestione dell’avventura in modo action e coinvolgente a delle regole specifiche per il downtime. Non ultimo, la sua System Reference Guide è scaricabile in modo gratuito.
Lady Blackbird
Dello stesso autore di Blades in the Dark, questo gioco ha – ed avrà sempre – un posto speciale nella mia classifica dei giochi avventurosi. Pur mancando di un sistema di downtime, Lady Blackbird ha dalla sua una gestione estremamente semplice dei conflitti e della caratterizzazione dei personaggi. Il gioco non si adatta immediatamente all’ambientazione: sarebbe quindi necessario sviluppare una cosidetta Hackbird sulla specifica ambientazione – progetto che vorrei affrontare in quest’anno, tempo permettendo.
LEGGI ANCHE: La Recensione di Lady Blackbird
Dreamwalkers
Gioco tutto italiano completo di ambientazione e sistema ad hoc che potete trovare sul sito dell’autore, Andrea Marengo. Il gioco è fortemente ambientato e parla (qui per grandi linee, in realtà l’ambientazione è molto più sfaccettata ed interessante di così e vi consiglio di leggerla) di una organizzazione di Dreamwalkers, perlappunto, che combatte nei sogni per il controllo della Terra. Il sistema regolamenta in modo separato il mondo del sogno e quello reale, assieme ad un meccanismo per gestire l’alternanza molto ben calibrato. Un adattamento del gioco ad Onironauti (o addirittura una commistione!) sarebbe veramente interessante da vedere.
ONIRONAUTI: SCARICALO GRATUITAMENTE QUI!
Buone avventure nella Città di Sotto,
Edoardo