Questo breve appuntamento è legato ad una delle rubriche di cui più vado fiero in questi anni di blog, ovvero Idee Salvachiappe, dove racconto il mio personalissimo approccio all’arte del mastering e della narrazione dei giochi di ruolo. Ci sono molto affezionato poiché è stato uno dei pochi miei progetti ad ottenere forti riscontri da parte dei lettori nel piccolo del mio blog e intendo continuare a curarlo, rendendolo una sorta di rubrica stabile: da un lato accorciando la lunghezza degli interventi, dall’altro proponendo argomenti più specifici e su cui riflettere maggiormente insieme a voi. Per questo motivo ho deciso di costruire un post che ha due funzioni: da un lato re-introdurre la rubrica, presentandola a chi si fosse “collegato” con noi soltanto ora; dall’altro tirare le somme sugli episodi che ho già scritto, incluso il quinto che uscirà prossimamente.
Idee Salvachiappe: a che punto siamo?
Quando iniziai la rubrica nel dicembre 2015 avevo intenzione di produrre sei lunghi articoli dedicati al mio modo di masterare i giochi di ruolo più disparati. Per questo motivo, pur strizzando l’occhio a prodotti di successo commerciale come Dungeons & Dragons, mi sono tenuto spesso sul generico, parlando maggiormente del metodo con cui si approccia una campagna che del modo di gestire un gioco specifico. Per ora questa scelta ha ripagato molto e dunque è uno dei punti fondamentali che seguirò nella nuova forma che la rubrica avrà in futuro. Tuttavia ho intenzione di inserire degli esempi più specifici, citando anche determinati giochi di ruolo, per una questione di economia: dovendo ridurre la lunghezza degli interventi credo sia necessario fornire esempi più incisivi e meno generici, in modo da non dover girare intorno alle questioni.
Quanto agli argomenti, ho intenzione di concludere il ciclo di sei post sullo stile che ho utilizzato fin dall’inizio: dunque il quinto e il sesto appuntamento avranno ancora il taglio e lo stile della rubrica, mentre dal settimo cambierà qualcosa. Sebbene non sia ancora sicuro della data di pubblicazione dei contenuti, posso comunque anticipare il loro argomento, cosa che mi permette di fare anche una sorta di micro retrospettiva degli argomenti trattati in passato:
- Backgrounds
- In Game
- Lacune
- Struttura
- Esempio
- Fiction
- I finali nei giochi di ruolo
- Ah, questo era il boss?
Qualche impressione a caldo: come potete notare, l’episodio sette con cui si apre la nuova rubrica possiede un titolo più esteso, che sarà la norma nel nuovo tipo di interventi. Inoltre, l’argomento del settimo e dell’ottavo episodio sono ben più concisi, come già detto, dei precedenti: quello che voglio sottolineare ancora di più è come ogni nuovo appuntamento possa essere considerato una sorta di “sottotrama” di una Idea Salvachiappe precedente. Tutte le mie Idee Salvachiappe hanno inoltre ruotato attorno ad un fil rouge, ovvero la narrazione e l’improvvisazione narrativa; ora, dopo due anni e qualche manualetto di storytelling in più, sono abbastanza sicuro di potermi esporre maggiormente sull’argomento, ma anche di collegarlo a nuovi elementi fondamentali per il Master come la costruzione dei nemici e in particolare dei boss.
Mastering: nuove frontiere
Il cambio di formato della rubrica e anche del tipo di argomento è dovuto ad una attenta riflessione sulle mie capacità come narratore. Mi sono infatti arreso all’evidenza che, contrariamente a quanto pensassi, non è detto che più si mastera, più si migliora a farlo; anzi, spesso l’abitudine e le regole di un gioco spingono il master a “cedere” ad alcuni principi che si era posto, causa anche il dover fare i conti con aspetti come la durata delle partite, l’obiettivo dei vari giocatori e anche i pregiudizi degli stessi. Certo, l’esperienza del Gdr al Buio è stata d’aiuto perché mi ha permesso di scoprire e usare nuove tecniche di mastering, ma più per necessità che per piacere della forma. Mi ha anche permesso di individuare diversi elementi critici del mio modo di masterare che avranno ampio spazio nelle Idee Salvachiappe, ma in particolare di comprendere la mia debolezza su due precisi argomenti: la conclusione di one-shot, sessioni e campagne e la gestione dei nemici principali della trama. Ho già preso diversi appunti su questi argomenti che, come avrete capito, prenderò di petto nel settimo e ottavo appuntamento.
Conclusione
Credo comunque che questa rubrica abbia aiutato moltissimo più voi che il sottoscritto, che rileggendo spesso le Idee Salvachiappe già pubblicate si rende conto di quanto difficile sia applicarle, specie con un sistema di gioco che non le supporta o addirittura sembra opporvisi totalmente. Questo ostacolo comunque non mi spaventa e conto di poterlo superare impegnandomi per consegnare una trama e dei contenuti migliori in tutti i giochi che mastero, da Le Notti di Nibiru fino a quelli del Gdr al Buio.
Detto questo, non mi rimane che darvi appuntamento per l’inizio di giugno con il quinto appuntamento di Idee Salvachiappe!