Bluebeard’s Bride è un gioco di ruolo da tavolo pubblicato su Kickstarter da Magpie Games (gli stessi di giochi come Urban Shadow, o Our Best Last Hope). Il gioco ha un forte tono orrorifico ed è ispirato alla classica fiaba di Barbablù.
Nella fiaba l’ultima sposa di Barbablù viene lasciata sola in casa con il comando di non aprire una porta in particolare, la sposa non resiste e ad un certo punto la apre scoprendone l’inquietante contenuto. Barbablù è un assassino di donne, questo comprende la sposa che poco dopo subirà lo stesso fato delle precedenti mogli. Il gioco però non vuole ripercorrere la fiaba passo passo, ma permettere ai giocatori di creare la loro personale storia di orrore, fortemente caratterizzata da tematiche femminili.
Di seguito parlerò del gioco tramite l'actual play della mia prima partita a Bluebeard's Bride in qualità di Groundskeeper giocata assieme a Simone Micucci, Chiara Listo e Giuseppe Vitale (che noi conosciamo come Morgengabe, NdR).
Buona Lettura
Giulia "Juju" Cursi
Sommario
Un giocatore avrà il ruolo di Groundskeeper che è simile a quello di MC, dato che questo gioco condivide il motore de “Il Mondo dell’Apocalisse” (pbta = powered by the apocalypse). Il Groundskeeper ha il compito di creare e gestire: le stanze, gli oggetti che esse contengono, i servitori e gli orrori. Gli altri giocatori saranno le Sorelle, parti della personalità di un solo personaggio: la Sposa.
Bluebeard's Bride inizia scegliendo i libretti (che ho elencato sotto) e rispondendo alle domande, le risposte daranno dettagli al Groundskeeper su quali siano i temi da tirare in ballo. Il controllo del corpo della Sposa passa con un anello, come oggetto di gioco bisogna avere un anello che i giocatori possano passarsi di mano. Ci sono delle mosse legate all’anello che permettono azioni particolari e una volta usata una di queste mosse la Sorella deve cedere l’anello. Se lo fa prima sarà immune ai traumi per una scena. Non c’è possibilità che una Sorella tenga il controllo del corpo sempre, sono tutte lo stesso personaggio in fondo, ma ciò non significa che debbano andare d’accordo. Ci sono modi per le sorelle di mettersi i bastoni tra le ruote, possono sempre parlare tra loro e non possono agire in segreto dalle altre.
Il gioco tira in ballo molti temi legati alle donne, a come la società le vede, a cosa ci si aspetta da loro e alla violenza contro cui a volte non hanno scampo.
Il gioco non dice mai se Barbablù è davvero un assassino o no, e non è detto che nel finale la Sposa aprirà la porta, dipende tutto da cosa succederà nel mentre. Le Sorelle potrebbero subire troppo trauma e andare in pezzi, e ciò significa che quella parte della personalità della Sposa non esiste più.
“Cosa troverai nella nuova casa di tuo marito?
Quali orrori ti perseguiteranno?
Quale oscurità troverai dentro di te?
Ma alla fine c’è solo una domanda che conta per una nuova Sposa:
Aprirai la porta finale?”
Chiara, Giuseppe e Simone hanno scelto i loro libretti lasciandosi ispirare un po’ dal tipo di tema che ognuno tratta. Ogni libretto rappresenta un pezzo dell’animo di una donna.
Giuseppe decide di scegliere la Madre, Chiara la Strega e Simone la Vergine.
La creazione delle Sorelle è molto particolare, ovviamente non hanno nome perché sono tutte la Sposa, ma ognuna di loro è diversa dalle altre. Si inizia rispondendo alle domande sui libretti: a turno ho posto le domande a ognuno di loro, queste risposte mi sono servite poi per creare le stanze, perché ogni stanza deve comunque andare a toccare i temi della Sposa, le sue scelte passate o sue paure.
Ogni Sorella deve poi scegliere una Faccia, che rappresenta una mossa caratteristica del libretto scelto:
Si conclude qui la prima parte di questo actual play, punto della sessione dove peraltro è naturale fare una piccola pausa prima di incominciare ad affrontare le Stanze . Nella seconda parte di questo report - che potrete vedere tra sette giorni su questi schermi - potrete scoprire quali orrori si nascondono dietro le preziose porte laccate del palazzo di Barbablù.
A presto
Juju