Sommario
Questo post rientra in Esperienze di Ruolo, oltre che nella categoria Spiegando, perché ho potuto toccare con mano la validità di D&D5: Talenti, Multiclasse e Tabelle incluse.
Ho finalmente il Player’s Handbook in mio possesso!
Rilassiamoci: avevo già prontamente stampato tantissimo materiale da Editori Folli e, benché abbia già ordinato il Dungeon Master Handbook, continuerò a sfruttare EF per i mostri (le finanze scarseggianti causa regali natalizi in avvicinamento mi impongono di limitare i miei acquisiti, doh!). Perché mi sono dotato di Manuale? Per via del progetto The Mouth of the Ages, avventura per 4-5 personaggi ambientata in Systrateyo con regolamento di D&D5. Giocherò a questa avventura tramite Hangout/Skype con dei volonterosi ragazzi lombardi che hanno ben chiare le loro idee e mi hanno posto subito alcune domande sul sistema.
In questo post metterò come argomento centrale quello dei Talenti e aggiungerò qualche nota al regolamento, un po’ come ho fatto per Kult due giorni fa. Ovviamente, essendo D&D5 un nuovo gioco non ho avuto necessità di modificarne le basi, ma ho dovuto comunque compiere delle scelte decise in merito ad alcune opzioni e libertà DMmistiche.
D&D5: Talenti (Feats)
Tradotti in italiano come Doti da EF, i Feats sono una opzione di customizzazione. Infatti, leggendo bene le Classi ci si accorgerà della possibilità di non sfruttare i Feats. I personaggi hanno già un buon grado di personalizzazione grazie ai Background e agli Archetipi di terzo livello. Soprattutto gli Archetipi si presentano molto bene, essendo differenti come acquisizione e descrizione da Classe a Classe, ma essenzialmente fornendo capacità speciali aggiuntive col passare dei livelli. Giusto un esempio: il Bardo ha il Bard College al 3°, il Monaco le Monastic Tradition allo stesso livello, ma il Chierico ha giusto il Domain al primo livello, che però fornisce oltre ad incantesimi bonus anche notevoli capacità!
Detto questo, vengono proposti ben 42 Feats. L’assenza di una tabella di riassunto di ognuno di essi può essere in parte attribuita al fatto che ci troviamo di fronte ad una aggiunta. Ma io avrei due opinioni aggiuntive, una delle quali sarà oggetto del prossimo paragrafo (Tables Hostility) e l’altra è presto detta: i Feats fanno talmente tante cose che metterli in tabella sarebbe stato, probabilmente, inutile. Forse un semplice elenco alfabetico sarebbe bastato, ma consideriamo anche che i Feats raramente hanno Prerequisiti e ci renderemo conto che sarebbe stato futilità pura.
Infatti, soltanto una decina scarsa di Feats hanno un testo breve come Skilled. Moltissimi altri hanno un dettagliato testo, composto da una descrizione iniziale di tipo narrativo-interpretativo e una seguente lista di benefits, come in Keen Mind. Infine, giusto una manciata di Feats possiedono testi dettagliati sulle regole, soprattutto perché introducono meccaniche del tutto separate dal personaggio. Ne è un esempio Lucky, ma anche Inspiring Leader e Elemental Adept sono rappresentativi del genere. Quest’ultimi due inoltre sono tra i pochi ad avere Prerequisiti, che si riducono comunque a check su Ability Scores, Proificiency in determinate Armi, Armature o Skills e l’abilità di castare almeno una magia. Su questo punto, il lavoro di semplificazione dei contenuti ha lavorato benissimo e supporta in toto quello che è, invece, un più ampio impatto del Feats sul PG che, indipendentemente dalla scelta, avrà davvero qualcosa in più.
Esistono diversi Feats che aumentano addirittura di 1 punto una Ability Score. Questo si accorda anche con il metodo di acquisto: li si può apprendere al posto di un Ability Score Improvement (ASI), che fornisce invece 2 punti da distribuire dove si vuole. Ovviamente, la perdita di 1 punto viene riequilibrata dall’acquisto, tramite Feats, di una o più capacità aggiuntive. Mica male!
D&D5: Multiclasse
I Feats sono tra le opzioni aggiuntive più allettanti e mi sembrava ingiusto non fornire la possibilità ai miei giocatori di accedervi. Così, oltre a permettergli Feats al posto di ASI, ho anche accettato la variante della razza Umana che rispecchia i benefici tradizionali di D&D: 2 punti aggiuntivi nelle Ability Score, una Proificiency aggiuntiva in una Skill e un Feats bonus.
Tuttavia, il capitolo di customizzazione ha un altra regola molto cara ai giocatori: il Multiclasse. Sinceramente, sono sempre stato aperto all’idea di avere PG con più Classi. Il sistema di D&D5 permette di ottenere una seconda Classe una volta raggiunto o superato un Ability Score Minimum. Ad esempio, si può multiclassare Fighter solo se si hanno Forza e Destrezza a 13. Ovviamente, se si tirano 4d6 per le Ability Score e si bara è semplice raggiungere tali livelli; ma considerando i punteggi fissi, che è il metodo scelto da me per questa campagna, un PG raramente avrà 13 in entrambe. Ci sono Classi che hanno una sola Ability Score da controllare, come il Wizard (Intelligenza 13), ma anche qui raramente un Fighter si metterà 13 in Intelligenza, preferendo magari lo stesso punteggio in Saggezza. Quindi, mi sembra ben costruito l’accesso.
Per quanto riguarda EXP, Hit Point e Proificiency Bonus sono tutti calcolati in modo logico: l’EXP è una per PG, non viene suddivisa per Classe, come solito; gli HP e gli Hit Dice sono calcolati insieme se il dado della Classe è uguale e separati se diverso; il PB è invece basato sul Livello totale del PG. Ci sono infine tutte delle regole per il lancio di incantesimi, che ha un metodo di accumulo di slot esclusivo per i Multiclasse.
Dunque, leggendo tutto questo sarei stato propenso a lasciare multiclassare fin dal 2° livello. Tuttavia, l’EXP di D&D5 fa salire molto rapidamente i primi livelli, per poi rallentare drasticamente dal 4° in su. Avendo giocatori alle prime armi ed essendo poco esperto nel sistema, ho preferito lockare ogni possibilità di multiclasse fin dopo il 3° livello. Questo permetterà al giocatore di ottenere tutti i benefici dell’Archetipo ed eventualmente rivalutare il Multiclasse. Sono infatti convinto che, se i Feats sono una opzione tranquillamente giustificabile a livello narrativo, l’accesso ad una seconda Classe deve avere come prerequisito massimo un ulteriore elemento: quello di essere predisposti narrativamente ad accedervi. Vedremo come si concluderà la storia in merito.
D&D5: ostilità per le Tabelle.
Dalla visione del Manuale, di cui farò un resoconto completo a fine lettura, ho notato una voluta carenza di tabelle. Oltre a questo, si nota anche nella maggioranza dei casi un accostamento tabella+artwork che rende l’entusiasmo del compratore alle stelle. Tanto di cappello agli artworkers, agli impaginatori, ai direttori grafici, ecc, ecc, ecc. Però.
Ho avuto la sensazione che spesso l’assenza di una tabella fosse meramente giustificato da un atteggiamento dei giocatori che sta avendo piede anche da noi: la table hostility. Una persona che deve controllare 8-10 tabelle si sente avversa al gioco. Giustificazioni varie: non è role, non è play, non è game, non è roleplaying. Quello che mi interessa valutare, però, è l’utilità della Tabella come riassunto e colpo d’occhio anziché strumento.
Non tutte le tabelle sono fatto per essere (stra)consultate. Esistono giochi basati su 2-3 tabelle di esteso utilizzo e altre 12-14 di raro utilizzo. Vi sono certamente giochi che ne abusano, e questo chiaramente è un contro. Tuttavia, una tabellina delle razze e sottorazze sarebbe stata veramente utile per il colpo d’occhio, molto più di quella in cui, per ogni Ability Score, si evidenziano il loro peso per determinate classi e l’incremento derivato dalle Razze. Io penso che sarebbe stato molto più narrativo inserire un elenco di razze, nudo e crudo anche, con qualche indicazione di potenzialità, anziché questa tabella che riflette proprio una visione da ruleplayers. Un giocatore vede un’arma, decide di usarla, salta a pagina 12 e mi cerca la razza a seconda dell’Abilità. Wrong!
Sbagliato soprattutto perché D&D5 punta al roleplaying, come ho più volte sostenuto. Saranno piccolissime meccaniche, ma l’Ispirazione e il Background pesano sul personaggio e sulle dinamiche di gioco!
Ergo, penso proprio che la Wizard abbia a volte tenuto a freno l’inserimento di tabelle/elenco solo per non far storcere il naso ai lettori più table hostile. Che di per sé è anche un bene, ma a noi poveri schematizzatori toglie un colpo d’occhio veramente epico!