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Riapre Storie di Ruolo

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Marzo 12, 2025
Tentativo di foto interotto da Najla!

Chi l'avrebbe detto che, dieci anni dopo la chiusura di questo blog, sarei tornato a scrivere su queste pagine digitali? Sicuramente non l'avevo previsto io, e credo non l'avessero previsto nemmeno i miei compagni di viaggio in questo blog.

Eppure, da qualche mese sento la necessità di tornare a parlare e a confrontarmi con qualcuno al di fuori della mia cerchia, condividendo pensieri non solo sul design dei giochi di ruolo, ma anche e soprattutto sul gioco di ruolo in sé.

Tutto è nato da due eventi purtroppo tristi dello scorso anno: la scomparsa di un paio di persone che, sebbene non conoscessi a fondo, hanno lasciato un grande vuoto dentro di me. Da queste perdite sono scaturiti pensieri e rimuginazioni che mi hanno portato a rivedere e riconsiderare tutto quello che ho fatto fino a oggi in termini di condivisione dei miei pensieri.

Misantropia Ruolistica

Negli ultimi anni, una grande parte di me è rimasta offline.

Ho abbandonato Facebook, traendone un enorme beneficio per la mia psiche e i miei nervi. Ho deciso di evitare di espormi su certe questioni online, specialmente quelle più controverse, e mi sono un po’ tolto dai riflettori in molti ambiti.

Sono diventato digitalmente e ruolisticamente misantropo. Gioco comunque di ruolo, ma non mi espongo a discorsi e discussioni del gioco di ruolo.

Ripeto, è stata una scelta felice che rifarei senza dubbio, perché ha giovato alla mia salute mentale e fisica. Non dover litigare o discutere di problemi di lana caprina (pun intended), o testimoniare a litigi digitali ogni singola volta che aprivi un gruppo di Facebook, è stato un toccasana. Ci ha rimesso questo blog e tante avventure mezze inziate e mezze finite. Tentativi di creare community, ma non for community sake ma trattando tutto ciò come parte del lavoro di designer.

E così mi sono giustificato: focalizzati più sul fare che sul parlarne delle tue idee.

Però, a volte, esporsi un po' alla conflittualità del web — alle discussioni quotidiane tra giocatori di ruolo o agli scambi pungenti tra autori di giochi su Facebook — portava in realtà a uno stimolo creativo che sento mancare. Mi ispirava a scrivere giochi anche solo per dimostrare qualcosa, a scoprire nuovi titoli per comprovare teorie e ad abbracciare nuove opportunità ludiche e nuovi format di gioco.

Certo, il GDR al Buio mi ha permesso di rimanere aggiornato sulle ultime novità (ormai si avvicina al suo decimo anniversario, tra l'altro!).

Però, è rimasta comunque una certa indolenza.

Col tempo, il progettare giochi di ruolo e il capire come costruirli mi ha spinto a rimuovermi dalle equazioni per non apparire scomodo. Mi capitava spesso, quando cercavo di essere preciso fino al dettaglio più sottile, di temere di essere percepito come una persona che "spacca il capello in quattro" e che complica le cose per il gusto di farlo. E, in parte, questo è vero: sono una persona che ama approfondire e mettere la propria conoscenza al servizio di certi temi.

Ma altre volte questa percezione non rispecchiava la realtà, e così mi sono autoisolato per quieto vivere.  

Fino ad oggi.

Tornare a Condividere sul Gioco di Ruolo

Sia chiaro: giocare di ruolo non mi manca e ho continuato a farlo, ma mi manca parlarne e scambiarsi idee. Ho provato a coinvolgermi in alcune chat, private o pubbliche, e devo dire che mi sono trovato abbastanza bene. Mi sono sentito stimolato dalle discussioni, dai commenti, dalle classiche querelle del settore. 

Ma non mi basta.

Sento il bisogno di uno spazio più ampio dove poter condividere le mie opinioni come giocatore e come autore. Così mi sono chiesto: cosa posso fare per raggiungere altre persone e parlare di giochi di ruolo? Iniziare un nuovo progetto? Già ho inaugurato in sordina Schrödinger's Cat Pocket Cosmos con Roberto Villa e Zeus Longhi (ve ne parlerò meglio), non ho modo e voglia di creare qualcosa di nuovo se posso magari tornare a qualcosa di vecchio, rinnovato e ridimensionato.

E la soluzione era semplice: cosa è sempre stato lì, anche in questi anni di hiatus, nell'angolo della mia testa? Il blog da cui tutto è partito.

E quindi... riapro Storie di Ruolo.

Nuova Faccia...

Anche qui devo essere chiaro con me stesso. Pubblicare articoli come facevo un tempo non è possibile: il lavoro oggi è molto più impegnativo. Da sei anni, ormai, insegno all'Accademia Italiana dei Videogiochi, dove sono diventato direttore del corso di Narrative Design. Ricopro anche il ruolo di brand advisor da circa sette mesi, quindi il tempo per dedicarmi a una pubblicazione costante è davvero limitato.

Inoltre, i miei vecchi compagni di viaggio si sono inevitabilmente dedicati alle loro vite: c’è chi ha messo su famiglia, chi ha cambiato lavoro, chi ha abbandonato il nostro hobby e chi, forse, tornerà. Qualcuno, però, è rimasto, e continuo a giocare di ruolo con alcune di queste persone, nonostante non abbiano più il tempo, giustamente, di tornare a scrivere sul blog.

No, quello che devo fare è tornare a come pubblicavo un tempo, quando persi le mie compagnie di gioco e rimasi il solo a voler giocare di ruolo. Proprio da quel momento di buio nacque poi il GDR al Buio (pun intended, e due). Certo, ci vollero tre o quattro anni perché prendesse forma davvero, ma da quel vuoto scaturì qualcosa di positivo.

Secondo me, succederà qualcosa di simile.

Nuova faccia, ma aspettate migliorie in futuro. ^_^

...Classici Contenuti

Quindi, cosa pubblicherò nella nuova versione di Storie di Ruolo? Cosa cambierà?

Per ora, solo l'interfaccia del sito e poco altro. Rimarranno alcuni anacronismi e link rotti, ma per ora va bene così.

Sicuramente pubblicherò micro-recensioni dei giochi che porto al GDR al Buio, che continuo a condurre a Pavia. Mi piacerebbe condividere due parole sui titoli che propongo al tavolo. Inoltre, scriverò brevi riflessioni nate da queste giocate, non tanto come designer, ma come giocatore e master. Certo, non mancheranno osservazioni da designer e pezzi più di cultura del gioco di ruolo

Non credo che ci sarà una cadenza specifica per questi articoli, o meglio. Ho tanta voglia di scrivere e molte idee, quindi sto lasciando fluire la mia creatività e cercando di dilazionare le pubblicazioni a tre al mese - anche dovessi scrivere di più.

Credo ci sarà anche spazio per parlarvi delle mie ultime creazioni e delle motivazioni che mi hanno spinto a progettare certi giochi in un determinato modo. Ma è ancora presto per entrare nei dettagli.

Quindi, benvenuti a tutti coloro che leggono Storie di Ruolo per la prima volta, e bentornati a chi ci seguiva una volta. Vi ricordo il nostro motto, che oggi, arrivati all’età adulta con lavoro, impegni, fatture e partite IVA, risuona ancora più vero che mai:

Round Fugit.

Dedicato ai due Davide del passato e ai due nuovi piccoli ruolatori del futuro.

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